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Mendes trascina l’Ascoli: cinque gol in sette partite

Pedro Mendes si è preso Ascoli. Con la doppietta siglata alla Ternana salgono a cinque le reti messe a segno nel campionato di Serie B dal portoghese. Dopo appena sette giornate, Mendes è secondo nella classifica marcatori assieme a Massimo Coda della Cremonese. 

Credtis: Ascoli Calcio

Ascoli, con la Ternana ci pensa Mendes

Due gol annullati, un rigore revocato e uno trasformato. E’ successo di tutto in Ascoli-Ternana. Ma a prendersi la scena, per l’ennesima volta, è  stato Pedro Mendes. Prima il gol su calcio di rigore, poi la punizione trasformata a ridosso del 90′. 

 

Credits: Ascoli Calcio

 

Quella contro gli umbri, però, non è la prima doppietta della stagione. Il 24enne, infatti, aveva già realizzato due reti nella terza di campionato ai danni della Feralpisalò. Quindi il gol nel ko contro il Sudtirol. 

Le olive all’ascolana e l’approdo in Italia: Ascoli, chi è Pedro Mendes

Un centravanti alto, forte fisicamente e dal talento cristallino. Sempre disponibile al dialogo e, soprattutto, attento alla linea. “Mi piacciono le olive all’ascolana. Ma ehi, non le mangio sempre altrimenti ingrasso” ha detto Mendes scherzosamente ai canali ufficiali del club bianconero. 

    

 

William Viali ha deciso di affidare a lui il reparto offensivo. E a supportare la tesi dell’ex Cosenza sono i numeri: delle otto reti realizzate fino ad ora dalla squadra, cinque portano la firma del portoghese. Con i due centri messi a segno contro la Ternana, il portoghese ha già superato i quattro realizzati nella passata stagione. Un inizio perfetto per trascinare l’Ascoli.

Davide Balestra

Nato nel 2000 a San Benedetto del Tronto. Di sangue metà pugliese e metà marchigiano ma con inflessione dialettale praticamente neutra. Figlio della Generazione Z, la stessa che ha partorito calciatori del calibro di Haaland, Vinícius Júnior o Tonali. Al tentativo di replicare le loro giocate sul campo di calcetto ho preferito il portatile o il microfono, quest’ultimo, da un po’ fedele compagno di viaggio. Poca retorica: le emozioni che trasmette un campo di calcio non sono quantificabili. E a me piace raccontarle, che sia attraverso una tastiera o una telecamera puntata in volto. Ansie, timori e paure fanno parte del percorso. Cerco di superarle con umiltà, virtù che, con il tempo, sto rendendo un mio mantra.

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