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Wigan, McClean si allontana dal minuto di silenzio per la Regina. La storia del “Derry man” con il ricordo della Bloody Sunday

Finalmente è tornato il calcio in Inghilterra. Dopo le partite rinviate, la Championship ha deciso di far giocare il turno infrasettimanale osservando un minuto di silenzio per la morte della Regina Elisabetta II. Come è successo in Huddersfield-Wigan. Una commemorazione particolare però per James McClean, che da sempre ha preso posizioni anti-britanniche. Infatti l’irlandese durante il minuto di silenzio si è staccato dall’abbraccio della squadra con le mani dietro la schiena e la testa china, una sorta di protesta (anche se al braccio aveva la fascia nera per il lutto). 

 

Il gesto di McClean

Ogni volta che prendeva palla è stato fischiato dai tifosi dell’Huddersfield. Ma se vieni da Derry, questo è il niente mischiato con il nulla. Al confine tra Irlanda del Nord e Irlanda, la città è stata teatro di uno dei massacri più violenti della storia britannica: la Bloody Sunday. Una manifestazione pacifica organizzata da l’associazione per i Diritti Civili dell’Irlanda del Nord interrotta dagli spari del Reggimento Paracadutisti del Regno Unito: 13 morti e svariati feriti. Se vieni da Derry, non puoi che avercela con il Regno Unito, soprattutto dopo che la “tua” Regina mesi dopo ha decorato con la medaglia al valore il colonnello Wilford, a capo di quella spedizione dei paracadutisti.  

 

Bloody Sunday

Puoi anche non aver vissuto quei giorni tremendi, ma i tuoi nonni e i tuoi genitori c’erano, come la famiglia di McClean. Il centrocampista, pur di uscire dal Regno Unito, ha preso la cittadinanza della vicina Irlanda e nel 2012 viene anche convocato per gli Europei. Cresciuto nel quartiere di Dreggan, letteralmente a un passo dal confine, è diventato subito un idolo per gli irlandesi, anche se il rifiuto della convocazione nordirlandese non è stato preso bene dall’altra parte del confine.  

Derry, il papavero rosso e le magie in campo

Ben presto diventa un “paladino” della lotta anti britannica. Lui è l’unico giocatore a non indossare il papavero rosso sulla maglia nel Remembrance Day, giorno della memoria per la caduta dei soldati del Regno Unito nella Prima Guerra Mondiale. Questo perché secondo l’irlandese è a memoria di tutti i caduti, anche quelli dal 1945 in poi, quelli che hanno ucciso la sua gente. Posizioni strane per un giocatore del Wigan se si pensa che il club è da sempre vicino alla Corona inglese. 

 

 

Ma se sul campo inventa magie, ai tifosi poco importa del resto. E nella vittoria contro l’Huddersfield l’assist per il gol vittoria è proprio di McClean. A fine partita i tifosi del Wigan intonano cori per l’irlandese che, nonostante tutto e portando il massimo rispetto, si fa amare.

Filippo Rocchi

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