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Real Madrid, Mbappè: “Dembélé? Mi emoziona vederlo segnare tanto, ha ricevuto tante critiche”

Kylian Mbappé, Real Madrid (credit: Martin Cocciolo)

Le parole del fuoriclasse francese sul momento e sulla stagione che sta vivendo Ousmane Dembélé con la maglia del PSG.

Kylian Mbappé e Ousmane Dembélé. Un duo che ha senza dubbio funzionato bene a Parigi ma che sta funzionando meglio separatamente.

Non tanto, a dire il vero, per quanto riguarda la resa del numero 9 del Real Madrid che, dopo un inizio a rilento, si è preso con forza e costanza la maglia dei Blancos realizzando 20 gol e 3 assist in 26 partite de La Liga.

Il focus è su Ousmane Dembélé, completamente rinato dopo la partenza in estate dell’amico Kylian. Più libertà? Maggiore centralità? Possono essere più o meno veri tutti questi fattori, ma i dati parlano chiaro.

In 42 presenze, con Mbappé a fianco, l’ex Borussia Dortmund ha segnato 6 reti e servito 12 assist. Quest’anno, invece, senza il fuoriclasse francese ne ha segnati 30 in 37 partite, con tanto di 6 assist. Un cambio di passo che ha fatto felice proprio l’ex PSG, che ne ha parlato così in un’intervista a Le Parisien.

Ousmane Dembélé, attaccante del PSG (Imago)

Mbappé: “Lo conosco da quando avevamo 14 anni, sono il suo primo tifoso”

L’attaccante del Real Madrid ha parlato così dell’amico Ousmane a Le Parisien: “Vedere Ousmane segnare finalmente così tanto mi emoziona. So quanto sia stato criticato e preso in giro, lo conosco da quanto avevamo quattordici anni. Sono il suo primo tifoso”

Mbappè che, in realtà, ne aveva già riconosciuta la crescita più o meno un mese fa, questa volta in un’intervista all’Equipe: “Non sono sorpreso. Io sono il suo primo ammiratore. Conosco le sue qualità da quando avevamo 14 anni ma penso anche che abbia avuto un cambiamento mentale che lo ha reso più rilassato davanti alla porta. È un grande giocatore, i suoi margini di miglioramento dipendono anche da ciò che il suo allenatore si aspetta da lui in quella posizione. Penso che stia facendo molto bene ed è il giocatore d’attacco più importante del PSG. Considerata la forma in cui si trova ora, non dovrebbe porsi limiti, deve continuare così”

Alessandro Neve

Classe 2003, amante dello sport. Un po' di più del calcio, che ho iniziato a sentire mio fin da piccolino collezionando "disperatamente" le figurine Panini. Oggi studio mediazione linguistica con specializzazione in Sport Management e l'aspirazione di raccontare il pallone è sempre quella di quel bambino

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