Aveva giocato 156 minuti fino a metà dicembre, è stato scelto per 11 volte tra i titolari nelle ultime 12 partite di campionato. Un sinonimo di meritocrazia nello spogliatoio del Bari è Antonio Mazzotta. Il terzino classe 1989, tra i partenti di agosto, è rimasto in Puglia e ha conquistato a suon di prestazioni un posto in fascia a sinistra. Rispondendo ‘presente’ dopo l’infortunio di Ricci e difendendo la maglia anche quando il compagno di squadra è tornato a disposizione. Fino alla partita numero 300 tra i pro in regular season, festeggiata domenica scorsa con la vittoria di Ascoli, partita in cui è stato il giocatore biancorosso che ha recuperato e giocato più palloni secondo i dati Opta. “Nessuno mi ha mai messo fuori squadra e in estate ho sempre fatto parte del gruppo – racconta in conferenza stampa – ero concentrato al 100% ed ero certo che la mia occasione sarebbe arrivata. Io e la mia famiglia qui ci troviamo alla grande. Ho avuto la chance l’11 dicembre contro il Modena e lì ho deciso di sfruttarla al meglio per restare a Bari anche dopo gennaio“.
Mettersi in discussione attraverso le prestazioni. Stella polare nella carriera di un difensore che ha giocato in piazze blasonate come Lecce, Palermo, Crotone, Frosinone, Pescara, Cesena e Catania, conquistando per due volte la promozione in A. “L’allenatore ci ha fatto capire che dobbiamo sempre farci trovare pronti – aggiunge Mazzotta – ci sono esempi anche in altri giocatori che hanno trovato meno spazio, sanno che da un momento all’altro li butta dentro. Ogni ragazzo di questo gruppo in allenamento dà il 100%“. Parola di chi fa parte di una squadra terza a -1 dalla promozione diretta. Capace di vincere anche partite “sporche” (Mignani dixit) come quelle contro Venezia e Ascoli. “Quello di questa fase è un Bari più esperto – assicura il difensore – con tanti giocatori che conoscono i momenti della partita e sanno quando compattarsi. Siamo una squadra matura, che sa soffrire e quando c’è da fare male all’avversario lo facciamo. Porta inviolata nelle ultime tre gare? Sappiamo che in Serie B non prendere gol è fondamentale. Siamo la terza miglior difesa del campionato, stiamo facendo alla grande. Difendiamo di squadra, è questo il segreto“.
Testa al Frosinone, che Mazzotta incrocia da ex dopo le 31 presenze della stagione 2016/17. “Affrontiamo la squadra più forte del campionato – sottolinea Mazzotta – sarà una partita difficile ma vogliamo dare tutto per confermare il nostro trend positivo. Ma in questo campionato parlare di calendario complicato non ha senso, soprattutto in questa Serie B. Se non sei sul pezzo, puoi perdere con chiunque. Quell’annata la ricordo con un pizzico di dispiacere: avevamo fatto 74 punti sul campo, alla pari con la seconda ma siamo risultati terzi solo per differenza reti. Avremmo potuto vincerlo ma è andata così”.
E la volata promozione per il difensore passa dal San Nicola, dove sin qui il Bari ha ottenuto 21 dei suoi 49 punti e dove sabato sarà caccia al biglietto. “Se vogliamo sognare dobbiamo cambiare marcia in casa, fuori casa stiamo giocando un campionato importantissimo. I nostri punti al San Nicola li abbiamo fatti ma possiamo fare ancora meglio”.
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