Mazzarri: “Possiamo crescere ancora. Ora testa al derby, per i nostri tifosi”

È soddisfatto Walter Mazzarri per il pareggio maturato contro il Milan. Il suo Torino esce dal campo di San Siro sullo 0-0, “ma meritavamo di vincere fino a 20’ dalla fine. Poi abbiamo anche rischiato di perdere, è vero. Nel primo tempo credo che siamo stati strepitosi: abbiamo avuto anche quattro occasioni nitide, pulite. Se non le realizzi, può arrivare anche la sconfitta. Noi bene fuori casa? Forse sentiamo un pochino la pressione davanti ai nostri tifosi: probabilmente chi c’è già da qualche anno ha talmente voglia di spaccare il mondo che va in affanno. È successo col Parma per esempio”, ammette Mazzarri.

“Dobbiamo migliorare molto ancora” rincara, “perché creiamo tanto e realizziamo troppo poco”. Forse è questo che manca davvero per far sì che il Torino da bello possa diventare bellissimo. Da Europa. “Abbiamo avuto per buona parte della partita il piglio della squadra che vuole dominare il gioco. Poi siamo calati. Ma va bene così: prendiamoci il punto e la prestazione. E andiamo avanti”.

Soprattutto con un centrocampo che questa volta ha funzionato davvero. “Con Meité, Rincon e Baselli siamo riusciti a fare molto. Forse solo Daniele ha faticato un po’ di più, perché gli chiedevo anche di attaccare e si è stancato. Solo Ansaldi poteva dare qualcosa di più, lì a sinistra: ci ha abituati a giocate di maggiore qualità in altre occasioni”.

Una critica costruttiva per il suo giocatore. Per spronarlo a fare sempre meglio: “Noi non ci poniamo limiti. Io sono orgoglioso dei miei ragazzi, non ho nulla da dire a loro. Dobbiamo continuare così, interpretare le gare così con l’obiettivo di diventare più concreti. Abbiamo ancora molti margini, dobbiamo lavorarci”. Magari dando una soddisfazione ai tifosi per il derby? “Pensiamo solo a noi stessi” conclude Mazzarri, “cerchiamo la vittoria che regalerebbe a tutto l’ambiente una gioia immensa”. E che forse potrebbe riaprire le sorti di un campionati che la Juve sembra già avere messo in cassaforte.