Oggi in campo nell’amichevole tra la Nazionale Under 21 di Di Biagio e il Racing Roma era il più grande di tutti. I ragazzi in campo oscillavano tra i 19 e i 22 anni, ma con la maglia gialloverde numero 11 c’era un giovane di 36 anni: Stefano Mauri. Allenatore in campo per i compagni, ma ancora calciatore nelle gambe e nella testa. Mauri è senza squadra dalla scorsa estate, in attesa dell’offerta giusta per ricominciare. Da inizio settembre si è aggregato alla Racing Roma per rimanere in allenamento, grazie anche all’amicizia con l’allenatore dei laziali: “Mi alleno tutti i giorni con loro. Mi è stata data questa possibilità da parte della società e di Giannichedda, in attesa di una sistemazione che spero arrivi il prima possibile. C’è qualcosa ma niente di concreto. Ci sono state offerte importanti anche all’estero ma nulla di ufficiale”.
Futuro che è ancora un punto di domanda, ma il passato con la Lazio rimane un ricordo vivo e un po’ nostalgico: “Rimpianti no, non ne ho. È normale che un po’ di nostalgia c’è dopo 10 anni di Lazio, mi sarebbe piaciuto chiudere la carriera lì, ma ci sono state scelte societarie diverse. – ha concluso Mauri – Ho aspettato la chiamata del Presidente Lotito fino al ritiro, non c’è stata e ho guardato avanti. Rispetto le loro scelte”.
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