Sarà una domenica diversa dalle altre nel mondo del calcio. Dal derby d’Italia al Clasico spagnolo, passando per United-Liverpool e Marsiglia-PSG, è la giornata delle grandi classiche in tutta Europa.
E la Polonia non fa eccezione: oggi si gioca un derby sentitissimo, il Derby di Łódz, dove sarà protagonista Mattia Montini, attaccante italiano del Widzew. “D’accordo, per molti non sarà un Derby di caratura internazionale, ma vi posso assicurare che qui si sente tantissimo. Il club ci ha chiesto esplicitamente di non uscire di casa i 2-3 giorni prima della partita per evitare problemi di ordine pubblico. È un derby non solo calcistico, ma anche socio-culturale”.
Gli anni di Zibì Boniek sono ormai lontani per il Widzew: il club, oggi, milita in Serie B, ma quest’anno sembra avere tutte le carte in regola per tornare in Ekstraklasa, la massima divisione polacca: “Sono sincero, non sono qui da molto quindi non sento il Derby così intensamente, ma ci tengo tantissimo a vincerlo perché questo significherebbe a +7 sulla seconda e provare la fuga per la promozione”.
La punta non è in Polonia di passaggio: “Ho firmato un contratto di 2 anni con rinnovo automatico in caso di promozione in Ekstraklasa. C’è un progetto e non sono qui di passaggio, voglio portare il Widzew dove merita”.
È l’unico italiano a giocare in Serie B polacca, un campionato dove invece spagnoli e portoghesi sono ormai di casa. “La ragione è semplice, in Italia le società pagano bene anche in B o in C, mentre in Portogallo anche in Serie A non pagano molto e in Polonia pagano meglio. Io non sono qui per soldi, sono qui per il progetto e perché mi piacciono le sfide. A fine carriera avrò avuto conosciuto più lingue e più culture che potranno aprirmi più strade quando deciderò di smettere”.
Cresciuto nella Roma, Montini è sbarcato in Polonia nella sessione estiva di mercato. “Devo ammettere che non mi aspettavo questa professionalità, serietà, organizzazione e strutture” ha commentato l’attaccante. “In Polonia in B ci sono strutture che si sognano anche alcune squadre di A”.
E a chi considera il calcio polacco inferiore, Montini risponde deciso: “Qui in Polonia c’è qualche italiano che pensa si possa giocare con la sigaretta in bocca: io dico che il livello è buono e che ci sono molti giocatori che farebbero bene anche in una nostra B italiana“.
L’esperienza in Polonia è arrivata dopo 3 anni in Romania, ma Montini promette di tornare in Italia: più precisamente a Monopoli, dove ha vissuto la sua migliore carriera. “A Monopoli ci ho lasciato il cuore. E’ stata la mia migliore stagione sotto tutti i punti di vista, città e gente fantastica. Spero di tornarci come calciatore e se non sarà possibile ci tornerò comunque a vivere“.
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