Torna il sereno sul Matera? Dopo la ripresa degli allenamenti caratterizzata da un aspro confronto tra squadra e staff e dal silenzio della dirigenza dopo il deferimento arrivato per mano del Tribunale Nazionale Federale, oggi è stato tempo di chiarimenti allo stadio XXI Settembre- Franco Salerno. Ad inaugurare la giornata era stata la rosa, firmataria di un comunicato stampa nel quale erano espresse preoccupazioni e voglia di mantenere gli impegni presi: ” Alla scadenza del termine del 16 febbraio scorso – si leggeva – alcuni di noi si sono visti corrispondere gli interi emolumenti fissi relativi alle mensilità di novembre e dicembre mentre altri, invece, solo quelli relativi ai mesi di novembre. Altri ancora, immotivatamente, nulla hanno percepito. A tale situazione si aggiunga che la Società non ha corrisposto, a chi ne aveva maturato il diritto, la parte variabile di retribuzione. Analogamente non vi è alcuna certezza in ordine al pagamento delle ritenute Irpef e dei contributi Inps sia relativi alle mensilità di settembre e ottobre, oggetto del deferimento della Procura Federale, sia relativi alle mensilità di novembre e dicembre”. Nonostante tutto, hanno garantito capitan De Franco e compagni, oggi settimi nel girone C di serie C e reduci dalla vittoria sul Siracusa, si va avanti: ” La squadra compatta ha deciso momentaneamente di soprassedere da qualsiasi voglia forma di protesta collettiva, attendendo che la situazione economica del club e i relativi pagamenti vengano effettuati nell’immediato. La squadra, pertanto, nonostante gli inadempimenti economici, continuerà ad allenarsi regolarmente con la massima diligenza, serietà e professionalità che, d’altronde, non sono mai mancate nel corso della stagione, nel rispetto della maglia, della tifoseria e della città”.
Una richiesta di chiarezza alla quale ha fatto da eco la società, rappresentata in conferenza stampa dall’amministratore delegato Antonio Taccogna, che ha ammesso il “ piccolo momento di difficoltà” facendo poi chiarezza sul fronte stipendi: “Ho pagato l’85 per cento degli stipendi”. Con nomi di chi non ha invece percepito tutto il dovuto: “Non hanno avuto due stipendi Stendardo e Urso, mentre uno Strambelli, Maimone, Angelo, Buschiazzo e De Falco, oltre ai relativi premi che erano annessi e connessi a delle situazioni di alcuni obiettivi da raggiungere nel corso della stagione. In Italia ci sono società di calcio che non hanno pagato ben 9-10 stipendi e non è il nostro caso. Questi signori avanzano uno e qualcun altro due stipendi. E alcuni si chiedessero anche il perché di tutto questo. Una società per non aver pagato stipendi a sette giocatori non può subire tutti quegli attacchi che si sono letti in queste ore “. Nelle parole di Taccogna anche una precisazione rivolta alla piazza: “Noi non siamo l’Arezzo o il Vicenza, come non siamo tutte quelle società che stanno avendo problemi ben diversi dai nostri”. Con uno sguardo al futuro: “Questa società andrà avanti, abbiamo anche dei crediti interni alla Federazione. Cerchiamo di non infangare il nome di Matera e della società biancoazzurra”. Sul campo, la squadra si allena con vista sulla Racing Fondi, prossimo avversario.
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