Nella conferenza stampa della vigilia dell'esordio dell'Inter in Campionato ha parlato, insieme ad Antonio Conte, anche Giuseppe Marotta che ha fatto una panoramica sul progetto nerazzurro, partendo però da questioni di mercato e prospettive da qui al 5 ottobre, data di scadenza della sessione estiva.
"Il compito è quello di allestire la squadra nel rispetto degli equilibri economici. La pandemia non solo ha portato tanta sofferenza ma anche creato delle grandi problematiche finanziarie. Ci sono molte meni introiti e molte squadre europee non hanno riversato investimenti nei trasferimenti. Coglieremo le opportunità, anche noi agiremo in questo modo. La politica di rafforzamento ha avuto un attimo di rallentamento. Cercheremo di cogliere opportunità. Non ci saranno grandi operazioni. E’ già difficile mantenere un equilibrio".
Marotta ha poi parlato dello strappo, poi ricucito, al termine della scorsa stagione tra l'Inter e il suo allenatore: "Durante l’anno ha dato segno di grande serietà nei comportamenti tenuti. I confronti tra Conte e la società hanno sempre avuto il fine di migliorarsi. Auspico che si possa verificare ancora. Significherebbe amore e voglia di crescere. I confronti duri fanno parte delle dinamiche. Tutti i confronti sono stati immediatamente chiariti. Mi meraviglierei se dovessi trovare un altro Antonio Conte, diverso da quello che conosco. Ci saranno momenti di tensione, ma è normale. Se fossimo rilassati non ci sarebbe l’adrenalina".
"L’anno scorso è stato fatto un lavoro straordinario. Conte lo conoscevamo e conoscevamo la sua competenza. Quello che conta è la grande cultura del lavoro. Era insperato arrivare in finale di EL e secondi in classifica. Niente è stato trascurato. Siamo vicini all’allenatore e vogliamo aiutarlo. Migliorando le componenti collaterali possiamo avvicinarci agli obiettivi, cioè arrivare nei primi quattro e partecipare con decoro alla Champions League".
Marotta ha poi parlato delle situazioni di Perisic e Nainggolan: "L’anno scorso c’era una linea guida. Lo abbiamo fatto senza timore spiegando anche le motivazioni. Le cose sono cambiate quest’anno e tante cose sono migliorate. Non ci sono casi particolari. Non ci troviamo come nella scorsa stagione. Siamo davanti a una rosa numerosa che deve subire anche l dinamiche del mercato. Quando un giocatore chiede di essere trasferito bisogna accontentarlo. Quello che conta sono i concetti chiave di poco fa".
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