Situazione molto delicata per la nazionale del Marocco a Conakry, capitale della Guinea. La squadra di Halilodzic si trova nel Paese per disputare la gara contro i padroni di casa valida per le qualificazioni al mondiale, in programma domani alle ore 18.00.
Il colpo di Stato è stato messo in atto da un reparto dei corpi speciali dell’esercito, guidato dal colonnello Doumbouya. Questo gruppo, dopo una mattinata di sparatorie per le via della città, ha arrestato il presidente Alpha Condé. Lo stesso Doumbouya ha pronunciato un discorso sulla tv nazionale della Guinea annunciando lo scioglimento del governo e la sospensione della Costituzione.
La selezione marocchina, da quanto riportato da L’Equipe, è confinata nel proprio albergo (a più di 3 km dal palazzo presidenziale) ed è al momento al sicuro.
Sempre secondo il quotidiano sportivo francese, la nazionale marocchina alle ore 18 non ha ancora ricevuto l’ok per lasciare il Paese, nonostante la squadra di Halilhodzic voglia abbandonare la Guinea il prima possibile.
Il Ct Halilhodzic, sempre a L’Equipe, ha dichiarato che la squadra e lo staff aspettano il permesso di poter raggiungere l’aeroporto che si trova a 45 minuti di distanza dall’hotel e di lasciare il Paese. Permesso che per motivi di sicurezza al momento non è stato concesso.
“I giocatori non sono rassicurati, c’è preoccupazione. Sentiamo colpi di arma da fuoco dalle 10 di questa mattina. Le autorità marocchine sono molte impegnate ad aiutarci. Spero che torneremo in Marocco prima di sera. La partita di domani è già stata annullata, mi è stato detto che c’è la possibilità che il match si disputi in Marocco, ma non lo so“. Queste le altre parole del Ct al quotidiano francese, confermando la situazione della nazionale marocchina.
Nei convocati del CT bosniaco figurano anche i giocatori della Fiorentina Maleh e Amrabat, oltre agli ex Serie A Masina, Hakimi, El Yamiq, Taarabt.
Articolo in aggiornamento
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