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Rete, pollice in bocca e il mito di Thiago Silva: il Sassuolo scopre Marlon

Giocare a calcio e avere un sogno: diventare come Thiago Silva. Intanto segna il primo con il Sassuolo ed esulta pure come lui: dito in bocca e sorrisone. Un buon inizio. Fin da quando era piccolo, Marlon Santos da Silva Barbosa, per tutti “Marlon del Sassuolo”, aveva un obiettivo ben preciso: raggiungere il successo del difensore che qualche anno prima vestiva la maglia della Fluminense. La sua squadra. Non un sogno irrealizzabile, perché se dopo tre anni di campionato in Brasile vieni osservato, e acquistato, dal Barcellona, vuol dire che le qualità ci sono.

È la testa a fare
la differenza. E forse a 21 anni il passaggio in Spagna è stato un
po’ troppo traumatico per essere sostenuto con profitto. Ecco
quindi il prestito al Nizza di Balotelli lo scorso anno: una stagione
piena di partite (23) e di alti e bassi, con la conferma che le doti
non mancassero a differenza della costanza. Quindi la svolta della
scorsa estate e il passaggio in Italia.

Proprio come Thiago
Silva. “Io come lui? Magari!” disse il giorno della presentazione al Sassuolo. Con 6 milioni subito e altri che verranno versati in
caso di bonus, è tra gli acquisti più cari della storia del club
“che mi ha voluto più di tutti”. Anche più dello Schalke, che
gli offriva più soldi ma che non le garanzie di impiego del
Sassuolo. A consigliargli il suo arrivo fu Balotelli: “Vai lì,
giocherai tanto
” gli aveva scritto.

Detto fatto.
L’esordio è alla seconda giornata di campionato, dove contro il
Cagliari viene anche espulso. Riecco i problemi di costanza che già
si erano notati. Ma con il Bologna qualcosa è cambiato. Al 17’ del
primo tempo lascia partire un bolide che Skorupski non riesce a
parare: un gol da attaccante, più che da difensore. 2-2 il risultato
finale. A 23 anni arriva la sua prima rete in Italia che apre la strada a una crescita
su cui il Sassuolo ha scommesso molto.

Era l’8 novembre
2009 quando Thiago Silva realizzò il suo primo gol in Serie A. Aveva
25 anni, fece un gol di testa su angolo. Più da attaccante che da
difensore. E l’esultanza con il dito in bocca di Thiago è la
stessa di Marlon, prima del gesto delle pistole. Una coincidenza simpatica ma un’eredità ancora
da raccogliere. Nel segno di Silva.

Valentino Della Casa

Sportivo più da pc che da campo. Amo raccontare il calcio, dividendomi tra Torino e Milano. Ma amo anche la mia seconda casa: il mondo della scuola. Mi piacciono i casi unici, gli appostamenti, le notizie dell'ultimo secondo. Pubblicista dal 2011.

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