Categories: Senza categoria

Marino: “L’Atalanta può confermarsi. Napoli? Attualmente non ha paura di nessuno”

Napoli, Napoli, Atalanta: undici anni divisi in due squadre ed ere calcistiche diverse. Partita speciale quella del San Paolo per Pierpaolo Marino, che si gusterà il match da disoccupato felice: “Sono in vacanza in Sardegna. Resto in attesa di una chiamata ma senza ansiolitici. Come finisce Napoli-Atalanta? Non chiedetemi il risultato – dichiara ai microfoni della Gazzetta dello Sport – posso dire che sarà una partita spettacolare, con molti gol. Comunque vada, per me è una festa: mi permette di rivedere i momenti importanti della mia carriera. San Paolo? No, la vedrò a casa, in tv”.

Tra d.s. o d.g. Pierpaolo Marino non ha dubbi: “Direttore sportivo: mi piace fare mercato, il campo mi mette allegria, gestire una società m’ intristisce”. Ha lasciato l’ Atalanta due anni fa: prima che cominciasse l’ avventura europea: “Il mio compito si era esaurito, ero arrivato in una situazione di emergenza. A me piace lasciare un terreno fertile: ho voluto io la rescissione del contratto, i Percassi mi chiedevano di restare”.

L’ anno scorso la vittoria in casa con il Napoli è stata la svolta per l’ Atalanta: “Sì, perché la squadra ha capito che nessuna impresa era impossibile. Al ritorno è andata anche meglio. Tolti sei punti su sei al Napoli: senza l’ Atalanta la storia del campionato poteva cambiare”. Doppio impegno che potrebbe condizionare l’ Atalanta come successo al Sassuolo: “La rosa c’ è, l’ ambiente è carico come una molla. So che la società pensa soprattutto alla salvezza, a differenza di Gasperini. Che deve comunque cercare l’ equilibrio, questa squadra può puntare alla metà sinistra della classifica”. Esordio non fortunato con la Roma: “Non meritava di perdere, ha trovato un’ avversaria utilitaristica. Guai se il Napoli la sottovaluta”.

La discussione si sposta poi sul Napoli: “Sta benissimo, oggi non ha paura di nessuno. L’anno buono per lo Scudetto? Deve ripetere l’ andata di due anni fa e il ritorno dello scorso torneo. La Juve resta un gradino su: ha più fuoriclasse”. Un giudizio poi su Sarri: “Ha fatto la differenza, gestisce il gruppo in modo semplice ed efficace. Essendo un autodidatta e avendo fatto la gavetta, assimila in fretta le cose. Quest’ anno ha capito che può e deve fare il turnover”.

Il miglior acquisto di Marino all’ Atalanta: “Denis, ci ha tirato fuori dai guai quando siamo partiti dal -6. La mia prima stagione, la migliore. Poi i giovani che ho lanciato. E sono contento di aver aspettato Masiello”. Nel suo primo Napoli invece: Maradona. “Era una squadra che aveva vinto poco o nulla; c’ era bisogno di costruire un gruppo di livello intorno al giocatore più forte del mondo, e il tutto con disponibilità economiche che non facevano pensare all’ acquisto di campioni affermati”.

In molti azzardano il paragone tra Insigne e Diego: “Ho firmato il tesseramento di Insigne, ho lavorato con Maradona: li considero miei figli e dico che certi paragoni fanno male a chi vengono fatti. Il che non significa che Lorenzo non possa diventare il miglior giocatore napoletano di sempre”. Il Papu Gomez sempre più al centro del progetto Atalanta: “È l’ Insigne dell’ Atalanta. Vedo molte analogie: stesso fisico, stessa generosità negli assist, stessa posizione: partendo da sinistra per accentrarsi.
Marino ricorda la sua seconda era nel Napoli: “La società era appena fallita, andava ricostruita: furono 5 stagioni intense con la doppia promozione dalla B alla A. L’ allenatore di riferimento? Reja, l’ ho voluto per far ripartire il Napoli e risollevare l’ Atalanta che con Colantuono era in una situazione difficile. Antonio Percassi? L’ imprenditore più valido che abbia mai conosciuto. Come De Laurentiis? Ripeto: Antonio Percassi è l’ imprenditore più valido che abbia mai conosciuto”.

La mano di Marino si vede ancora oggi nel Napoli: “Hamsik: 5 milioni per uno di serie B poi diventato quello che è. Insigne, tesserato quando era nei Pulcini e Maggio”. E anche nell’Atalanta: “Caldara, Masiello, il Papu, Bastoni, Spinazzola”. Le sfide che non si possono dimenticare: “Quando ero all’ Atalanta, il 3-1 al Napoli nell’ anno del -6. Quando ero al Napoli, l’ 1-1 nell’ anno dello scudetto con errore di Garella”. E questa sera Marino potrà guardarla dal divano di casa, con il cuore sempre diviso a metà tra Napoli e Atalanta”.

Redazione

Dal 2011 ne abbiamo fatta di strada, sempre con voi al fianco. Ci piacciono le notizie, il mercato, il calcio. Sì, ma soprattutto le storie, le emozioni, il bello che questo mondo può regalare. E amiamo raccontarvelo.

Recent Posts

Roma, problema al quadricipite per Pellegrini: si teme una lesione

La Roma monitora le condizioni di Lorenzo Pellegrini, che ha accusato un problema al quadricipite:…

11 minuti ago

Serie B, tra conferme e sorprese: la top 11 over 23 dopo 17 giornate

  Dalla solidità dei veterani alle sorprese più convincenti: dopo 17 giornate il campionato cadetto…

54 minuti ago

Serie B, la top 11 under 23 del 2025

Da Desplanches a Ghedjemis, fino alle sorprese Cissè e Cacciamani, ecco la top 11 under…

1 ora ago

2025, il mercato che è stato: la top 11 degli acquisti in Serie A

Chi sono stati i migliori acquisti del 2025 in Serie A? Ecco la nostra top…

16 ore ago

I “most improved”: le sorprese del 2025 nel calcio

La lista con alcuni dei giocatori che hanno visto accrescere di più il proprio valore…

18 ore ago

Douglas Luiz sulla Juventus: “Un anno difficile, ora sto bene”

Le parole di Douglas Luiz, ex centrocampista della Juventus e ora al Nottingham Forest, al…

19 ore ago