Marco Verratti (Imago)
Il centrocampista italiano Marco Verratti in un’intervista per La Gazzetta dello Sport: dal sogno Pescara all’aneddoto su Messi, le sue parole
Una carriera fatta di tante vittorie, ma con un piccolo rimorso sempre presente. “Il desiderio è quello di scendere in campo anche solo un minuto con la maglia del Pescara in Serie A“, ha raccontato Marco Verratti in un’intervista per La Gazzetta dello Sport.
Club di cui l’italiano è vice presidente, squadra che è sempre rimasta nel cuore del centrocampista.
Verratti oggi gioca in Qatar, all’Al-Duhail di Doha. “Avevo bisogno di nuove sfide e sono felice. Il campionato è competitivo, vogliamo vincere la Doha Bank Stars League. Differenze con l’Europa? Il fatto che anche se non giochi non ti arrabbi, la voglia di stare insieme va oltre a tutto”, ha detto Verratti.
Che ha poi aggiunto sul suo periodo a Parigi: “Vincere era diventato scontato, ripetitivo. Qui ho rivisto la voglia di gioire di quando si è bambini”. Queste le sue parole.
“Giocare con il Pescara in A è un sogno, magari lo realizzerò ora che sono co-presidente. Ricordo la promozione in A con Zeman, nessuno ci dava due lire. Eravamo giovani, sconosciuti e forti, per un giovane non c’è allenatore migliore di lui“, ha detto il calciatore tornando sulla sua esperienza al Pescara. Che ha poi aggiunto: “Nel tempo ho avuto diverse richieste dalla A, praticamente ogni anno. Ma io sono uno che si affeziona dei luoghi in cui sta“.
Per poi parlare di alcuni suoi ex compagni e della Serie A: “Immobile e Bernardeschi in Serie A? Ciro farà tanti gol, andrà in doppia cifra. Bernardeschi è anche un bravissimo ragazzo. Sono curioso di vedere la Roma di Gasperini, spero che Allegri faccia bene con il Milan. Ho un debole per Sarri, che mi ricorda Zeman. Napoli? L’anno scorso ha fatto un miracolo, l’Inter per me resta favorita per i giocatori e se prende Lookman diventa ancora più forte“.
Infine, Verratti è tornato a parlare del suo lungo periodo a Parigi: “Fu difficile scegliere di andarmene da Pescara senza giocare in Serie A. Prima di partire dissi al presidente Sebastiani che sarei tornato se non mi fossi trovato bene“. Poi, un aneddoto su Messi: “Ricordo una serata a Ibiza con Neymar. Parlammo con Messi insieme a Paredes e Di Maria di Parigi. Il giorno dopo venne da noi. Neymar è un ragazzo d’oro, generoso. Mbappé ha fame e vincerà un Pallone d’Oro“.
“Un giocatore sottovalutato? Thiago Motta, vedeva le cose prima di tutti e con semplicità. Oggi il Psg ha creato un gruppo bellissimo, Enrique è stato molto bravo“, ha concluso Verratti.
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