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Sampdoria, Manfredi: “Cellino? Atto di diffamazione grave. Possiamo scrivere un finale diverso”

Matteo Manfredi, Presidente della Sampdoria (IMAGO)

Le parole del presidente della Sampdoria Matteo Manfredi in un’intervista alla Gazzetta dello Sport.

Il Tribunale Nazionale Federale ha deciso: è confermata la penalizzazione di 4 punti per il Brescia. Nell’udienza per violazioni amministrative andata in scena giovedì 29 maggio, il TFN ha irrogato diverse sanzioni: 6 mesi di inibizione per Massimo ed Edoardo Cellino, mentre il club ha ricevuto 8 punti di penalizzazione. Una vicenda che vede interessata anche la Sampdoria, in attesa di scoprire se dovrà disputare i playout. A tale proposito, il presidente dei blucerchiati, Matteo Manfredi, ha commentato le recenti vicende.

Il presidente della Sampdoria ha voluto aprire commentando le parole del presidente del Brescia Cellino: “Quelle dichiarazioni non sono soltanto scorrette: sono un atto di diffamazione grave e inaccettabile. L’ennesimo tentativo, trasparente e maldestro, di chi – messo di fronte alle proprie responsabilità -cerca di spostare il mirino altrove, colpendo chi non ha nulla a che vedere con questa vicenda. Mai la Samp ha cercato scorciatoie, né ha invocato privilegi.

Manfredi ha proseguito: “Parlare di “sentenza scritta” è un insulto alla serietà delle istituzioni, ma soprattutto all’intelligenza e all’onestà di chi ama il calcio ed il rispetto delle sue regole. La giustizia sportiva, semplicemente, ha fatto il suo corso. Quanto poi alle insinuazioni sulla solidità economica del club, questa proprietà ha già investito oltre 100 milioni di euro, quasi il doppio di quanto previsto dal piano di risanamento, salvando il club da un fallimento certo”.

Di seguito il resto dell’intervista del presidente della Sampdoria a La Gazzetta dello Sport.

Sampdoria, le parole del presidente Manfredi

Sulle ultime settimane vissute dal gruppo squadra ha dichiarato: “Ho visto in allenamento un gruppo consapevole del peso della responsabilità che ancora grava sulle sue spalle e determinato a dimostrare il proprio valore fino all’ultimo minuto di questa stagione. La delusione sia stata profonda, e le contestazioni dure ma non immeritate. Tuttavia, è proprio da questa frustrazione che oggi nasce una nuova energia: un misto di orgoglio e di voglia di rivalsa che sta permeando il gruppo. Chi ha scelto di restare a lottare, di allenarsi con impegno quotidiano, si trova di fronte a un’opportunità rara, forse unica: quella di riscrivere il finale di una stagione difficile per difendere l’onore di una maglia che rappresenta molto più di una semplice divisa sportiva. Ho la sensazione che alcuni abbiano finalmente compreso appieno cosa significhi vestire questa maglia e quali responsabilità comporti”.

Poi, c’è tempo anche per fare un mea culpa, relativamente ad alcuni errori commessi: “La gestione delle deleghe: probabilmente ho concesso troppo tempo senza intervenire con la necessaria rapidità e determinazione. Il calcio ha tanto da insegnarmi, ma è una sfida che accolgo con consapevolezza, pronto a correggere gli errori e a costruire un futuro solido”.

Marassi blucerchiato (IMAGO)

Manfredi: “Fiducia dei tifosi ferita, va riconquistata”

Sulla caratura della squadra ha aggiunto: “Continuo a esserne convinto: questa rosa possedeva qualità superiori rispetto a quanto emerso in classifica. Il talento va messo nelle condizioni giuste per esprimersi. Ci sono stati troppi cambiamenti in momenti delicati. Una situazione che ha reso più difficile consolidare un’identità e dare continuità al lavoro. Aver mancato gli obiettivi sportivi ci è costato fino ad ora 40 milioni in più”.

Infine, un discorso che riguarda anche i tifosi: “La fiducia non si domanda, si conquista. Sono consapevole che oggi, per molti tra i nostri tifosi, quella fiducia è profondamente ferita. È un sentimento legittimo, nato da delusioni, da promesse non mantenute, e soprattutto dall’assenza dei risultati concreti nel momento in cui più servivano. Non ho mai creduto che le parole possano bastare a ricucire questo rapporto. La fiducia si ricostruisce con il tempo, con il lavoro costante e con la coerenza delle azioni. Torneremo a meritarla quando dimostreremo di aver appreso dai nostri errori e di saper edificare un progetto serio, solido e credibile. A chi ha scelto di provocare in sedi televisive (il riferimento è all’ex patron Ferrero, ndr), andrebbe ricordata una verità elementare: questa società è stata trascinata verso il collasso economico da chi oggi alza la voce, e salvata da chi ha scelto di investire, di assumersi ogni responsabilità e di ricostruire, con serietà e in silenzio, ciò che altri avevano distrutto. Con i fatti, non con le battute”.

Alessandro Neve

Classe 2003, amante dello sport. Un po' di più del calcio, che ho iniziato a sentire mio fin da piccolino collezionando "disperatamente" le figurine Panini. Oggi studio mediazione linguistica con specializzazione in Sport Management e l'aspirazione di raccontare il pallone è sempre quella di quel bambino

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