Roberto Mancini, allenatore della Nazionale, ha parlato alla Gazzetta dello Sport del momento che sta attraversando sia personalmente che come CT azzurro. Ecco un estratto delle sue parole: "L’Italia dai balconi è autentica, ci rappresenta. Siamo noi che diamo il meglio nelle difficoltà. Di solito quando ci uniamo e ci aiutiamo riusciamo a mettere in campo la nostra umanità. Questa gente avrebbe meritato l’Europeo per ripartire. Ma tra un anno, io mi aspetto un Europeo di altissimo livello, di grandissima qualità. Proveremo a vincere un grande torneo. E aspetto il momento dell’inno. Sarà un’emozione splendida, fortissima.”
Mancini ha poi raccontato di aver perso un amico per la pandemia COVID19: "Giocava a calcio con me da piccolo, mi ha chiamato mia sorella per dirmelo. Le immagini dei militari che portavano via le bare da Bergamo sono state come un pugno in faccia, impressionante. Nessuno era pronto a questo inferno. Pensare che la gente muore perché mancano i letti in rianimazione è assurdo, è inaccettabile".
L'intervista completa sulla Gazzetta dello Sport
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