Gianluca Mancini ha parlato ai microfoni di Dazn al termine della partita di San Siro fra Inter e Roma, vinta 2-1 dai giallorossi.
Il difensore ha così commentato la partita: “Dopo la partita di due settimane fa in casa contro l’Atalanta che abbiamo perso avevamo anche la consapevolezza di aver giocato la miglior partita della stagione. Quindi siamo venuti qui a Milano consapevoli di giocarcela; quando abbiamo preso il gol di Dzeko in fuorigioco, sapevamo comunque di essere più forti. Poi abbiamo lottato su ogni pallone, e facendo partite così porti a casa questi risultati“.
Poi Mancini ha proseguito: “Come ho detto, in campo si sentono queste emozioni, questa consapevolezza, di essere più o meno forti; avevamo appena segnato con Paulo e mi è venuto di dire a tutti che eravamo i più forti, ma in fondo era così che ci sentivamo tutti, alla fine del primo tempo ce lo siamo ripetuti moltissime volte. Nei primi minuti non li abbiamo presi subito alto, è un limite che ci portiamo avanti da troppo tempo. Comunque il mister l’aveva preparata così: dovevamo andarli a prendere alti e lasciare Acerbi libero nel giocare. Non lo facevamo e mister Foti ci richiamava. Come contro l’Atalanta, dopo il gol subito abbiamo iniziato a fare bene da questo punto di vista, la responsabilità è nostra e non dello staff tecnico“.
Infine, un commento sulla formazione titolare: “Come abbiamo preso la panchina di Abraham? Mourinho l’aveva un po’ tenuto nascosto, sappiamo di avere un grande parco attaccanti, come deve essere quando vuoi raggiungere i tuoi obiettivi. I piazzati? Conta sia chi calcia che chi va a saltare; oggi è stato bravo Chris“.
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