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Italia, Mancini: “Chi vince ha sempre ragione, ma a me piace farlo giocando bene”

Un raduno azzurro riservato ai più giovani, “per osservarli meglio. – ha detto Mancini – Per capire tecnicamente che giocatori sono. Gigi (Di Biagio, ndr) e Paolo (Nicolato, ndr) li conoscono meglio di me. In 48 ore non potrò certo fare chissà quale lavoro tattico, ma capirò meglio che giocatori sono”.

GIovani sì, ma l’argomento centrale è stato quello del bel gioco. In questo periodo sembrano esserci due fazioni: chi pensa al bel gioco, chi invece guarda solo al risultato finale. In azzurro l’idea comune è solo la prima. “Alla fine chi vince è la squadra che fa meglio degli altri. Come impianto di gioco, avendo i giocatori migliori, in tanti modi. Ma io non ho mai visto vincere squadre mediocri o peggiori delle altre. E’ chiaro che noi in Italia siamo cresciuti con una mentalità che punta al risultato, ma da questo punto di vista stiamo cambiando anche noi”. 

Un’idea sposata in toto anche da Nicolato e Di Biagio: “Alla fine chi gioca bene, vince”. I due CT delle Under 21 e 20 hanno voluto però sottolineare un concetto importante riguardo ai giovani: “In Italia abbiamo un pessimo rapporto con l’errore – dice Nicolato – Non lo accettiamo, mentre è un passaggio necessario affinchè un giovane cresca e capisca”. Della stessa idea Di Biagio che sottolinea come “all’estero c’è più pazienza. Quando sbagliano continuano a giocare, da noi al primo errore un giovane va in panchina e non gioca per 10 partite”. Ecco, la Nazionale “ha soprattutto un aspetto formativo. E’ il primo compito – prosegue Nicolato”. Mancini riguardo ai giovani porta l’esempio dell’Ajax: “Adesso tutti parlano di loro, ma sono una squadra che per qualche anno non ha vinto nulla. Ha fatto un ricambio e ha aspettato i frutti. I giovani li lasciano sbagliare, i giovani hanno bisogno di sbagliare”. 

A conclusione della conferenza c’è stato anche un divertente siparietto tra Di Biagio e Mancini sui giovani da “lasciare” all’Under 21 per l’Europeo di categoria. “Per noi viene prima la Nazionale A – dice Di Biagio – Ci coordineremo con Roberto visto che avrà due partite importanti di qualificazione all’Europeo 2020. A quel punto alcuni si aggregheranno con noi il 12 giugno, a ridosso della prima gara”. Mancini lo interrompe e ridendo ammette, “allora per le prossime partite i convocati sono Donnarumma, Mancini, Barella, Zaniolo, Pellegrini, Kean e Chiesa”. E Di Biagio: “Ma ho detto che i nomi li dirò solo il 6 giugno….”. E tra le risate generali si è chiarita la questione giovani per l’Europeo U21. 

Tutti i migliori andranno all’Europeo U21, salvo scelte tecniche del CT Di Biagio, dopo aver concluso le partite di qualificazione con la Nazionale A. Obiettivo? Mancini è chiaro: “Metto un po’ di pressione a Gigi. Possiamo vincere l’Europeo”. “Grazie per il carico – risponde ridendo Di Biagio – ma non ci nascondiamo. GIochiamo in casa e abbiamo l’obbligo di provare ad arrivare fino in fondo”. Magari alzando un trofeo che manca dalla bacheca di Coverciano ormai da 15 anni.

Marco Juric

Aspirante scriba, si avvicina al calcio giocato grazie alla chioma fluente di Giovanni Cervone. Folgorato dalla prima autobiografia di Roy Keane, non si innamora del Manchester United, ma del Nottingham Forest. Dopo i primi trent’anni di osservazione partecipante, ha deciso di passare gli altri trenta che gli rimangono a scriverne.

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