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Disastro United: per la prima volta mai due vittorie consecutive in campionato

Manchester United, Zirkzee (IMAGO)

La statistica sulla stagione dei Red Devils riassume e spiega al meglio una stagione completamente da dimenticare in Premier League.

Il Manchester United sta per chiudere una delle stagioni più complicate della propria storia in Premier League. Dalle vittorie e i successi di Ferguson il club non è riuscito a riprendersi ed è entrato in un vortice dal quale ora è molto complicato uscire.

Difficoltà su difficoltà. Le molte sconfitte in casa, la mancanza di continuità e la sensazione che una stabilità ancora non sia stata trovata. Questi sono solo alcuni dei problemi che hanno condizionato le recenti stagioni del Manchester United e in particolare quella che si sta per chiudere.

I Red Devils giocheranno una finale di Europa League che assicurerebbe una clamorosa qualificazione alla prossima UEFA Champions League ma, come affermato dallo stesso allenatore Ruben Amorim (LEGGI QUI), questo non può certo essere sufficiente.

L’annata 24/25, infatti, resterà nella storia del club in negativo per una statistica in particolare. Ecco quale.

L’allenatore del Manchester United Ruben Amorim (Imago)

Il record negativo: mai due vittorie consecutive in Premier

Tra sconfitte inattese, previsioni non rispettate e una classifica che si commenta da sola il Manchester Utd si prepara a mettere la parola fine su una stagione, in particolare in Premier League, davvero disastrosa. 16° posto e 39 punti dopo 37 giornate, uno score inaccettabile.

Con la sconfitta di Stamford Bridge i Red Devils hanno raggiunto l’ottava partita consecutiva senza vittoria. In più, adesso che manca una sola partita per chiudere il campionato, la squadra di Amorim non è stata in grado di vincere due partite consecutive in Premier League durante l’attuale stagione. Non era mai successo. Insomma, difficoltà e statistiche che devono far riflettere per restituire a una delle squadre più seguite al mondo un futuro molto diverso.

Alessandro Neve

Classe 2003, amante dello sport. Un po' di più del calcio, che ho iniziato a sentire mio fin da piccolino collezionando "disperatamente" le figurine Panini. Oggi studio mediazione linguistica con specializzazione in Sport Management e l'aspirazione di raccontare il pallone è sempre quella di quel bambino

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