Interviste e Storie

“You’re my wonderwall”, l’ultimo ballo di De Bruyne sulle note degli Oasis

Kevin De Bruyne, Manchester City (Imago)

Dieci anni di amore e di gioia. I gol, gli assist, i premi di squadra e individuali. KDB danza un’ultima volta sulle note degli Oasis

Dear Manchester…”. Kevin De Bruyne inizia la sua lettera come i più classici messaggi scritti da due innamorati che devono dirsi addio. Il mago belga, l’eroe di una squadra che fino a 20 anni fa era sbeffeggiata in Inghilterra, saluta il “suo” Manchester City con parole toccanti, piene di sentimento.

De Bruyne ha reso grande il City e i Citizens hanno consacrato nella leggenda quel ragazzo che, a 23 anni, veniva ceduto dal Chelsea al Wolfsburg salutando (momentaneamente) la Premier League. È presumibile che dalle parti di Stamford Bridge, con il senno di poi, si siano pentiti di aver lasciato partite uno dei centrocampisti più forti di sempre.

413 presenze con la maglia del Manchester City, 106 gol e 174 assist. Questi sono i numeri di De Bruyne ai Citizens, dati da capogiro in un calcio in cui si cambia squadra a stagioni alterne. Il legame tra il numero 17 e gli Sky Blues è andato oltre i soldi e i trofei. KDB è rimasto anche quando il City zoppicava e le monete degli arabi scintillavano come non mai.

Ora, come detto da De Bruyne nella sua lettera, è tempo di dirsi addio. Il classe 1991 vivrà gli ultimi mesi con la maglia del City e poi si trasferirà altrove. La prossima avventura del belga è ancora ignota. Ciò che è presumibile è che nessun altro club inglese potrà mai ingaggiare colui che ha giurato amore eterno al Manchester City.

La dinastia City-KDB

Kevin De Bruyne è stato complice di ciò che in NBA chiamano “dynasty“. Una squadra coesa e vincente, che anno dopo anno scende in campo per la vittoria e spesso la ottiene. Prima di sbarcare a Manchester, nel 2015 per 76 milioni di euro, De Bruyne vantava 5 trofei in carriera.

Dal suo arrivo nella metropoli inglese ad oggi, KDB ha dovuto fare spazio nel wonderwall, il muro delle meraviglie. Con i Citizens, il numero 17 ha vinto 6 Premier League (di cui 4 consecutive dal 2020 al 2024), la Champions League, 2 volte la FA Cup e in 5 occasioni la EFL Cup. Al bottino vanno aggiunte 3 Community Shields, un Mondiale per club e una Supercoppa europea. In totale, De Bruyne ha alzato al cielo 19 trofei, diventando uno dei giocatori più vincenti della storia del Manchester City.

De Bruyne, giocatore del Manchester City (Imago)

“Sad day” per il calcio

Durante la conferenza stampa pre derby di Manchester, Pep Guardiola ha definito la giornata di oggi, 4 aprile, “a sad day“, un giorno triste. L’allenatore spagnolo, artefice dell’esaltazione assoluta di De Bruyne in campo, ha consacrato il belga come “uno dei centrocampisti più forti di sempre“.

Alle parole di Guardiola si unisce il mondo del calcio, triste per la fine di un amore ma, al tempo stesso, felice di aver visto KDB esprimere il suo miglior calcio sul prato dell’Etihad Stadium. Con una lettera dolce De Bruyne esce di scena. Un saluto riservato ai suoi tifosi che lo hanno sostenuto anche quando la sua luce sembrava oscurarsi. Il belga, arrivato a Manchester 24enne, saluta la città in cui è diventato uomo, padre e una leggenda del calcio.

Nicolò Minerva

Torinese, classe 2001, ex terzino destro abbonato alla panchina.Studio Comunicazione e coltivo il sogno di diventare un giornalista sportivo. Cosa porterei su un’isola deserta? Il codice Da Vinci, una scorta di birra e, ovviamente, un pallone da calcio.

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