Jack Grealish si è presentato ai suoi nuovi tifosi. Il nuovo numero 10 del City ha tenuto oggi la conferenza di presentazione dopo l’esordio contro il Leicester nel Community Shield perso per 1-0. “Lasciare l’Aston Villa è stata una delle scelte più difficili della mia vita, ma non potevo rifiutare l’occasione di competere per tutti i trofei e giocare con compagni come De Bruyne a cui mi sono ispirato negli ultimi anni”.
Una decisione dolorosa dunque l’addio all’Aston Villa, club di cui è tifoso da sempre e in cui ha giocato tutta la sua carriera, ma necessaria per fare un salto di qualità: “Ho parlato alla squadra, allo staff, ai miei compagni prima di andarmene e mi sono commosso. Sentivo che era il momento di partire. – ha proseguito Grealish – Ho sempre detto di voler giocare la Champions e con l’Aston Villa quest’anno non era possibile: adesso sono in un club con un grandissimo potenziale e che ha dimostrato grande fiducia in me”.
Il compito di Grealish sarà molto preciso: aiutare il City di Guardiola a laurearsi finalmente campione di tutto. “Lo scorso anno il club è stato a un passo dal vincere tutto: è esattamente per questo che sono venuto qui, è ciò che mi ha detto l’allenatore quando ci siamo parlati. Se mi guardo intorno in spogliatoio vedo tantissimo talento: credo fermamente che possiamo vincere tutto quest’anno“.
Per portarlo a Manchester è servita un’offerta record, che l’ha reso il calciatore più pagato della storia del calcio britannico: “Probabilmente non l’ho ancora realizzato. Sapere che il club era disposto a spendere cosi tanto per me significa molto, mi dà fiducia. Il prezzo del cartellino non mi mette pressione: mostra semplicemente quanto l’allenatore creda in me”.
E l’allenatore in questione è Pep Guardiola, non certo l’ultimo arrivato: “Cosa lo rende speciale? La gestione degli uomini soprattutto. Con Foden, ad esempio: qualche anno fa la gente diceva che doveva andare in prestito ma ha deiso di tenerlo e l’ha trasformato in uno dei migliori talenti del mondo”.
Non vede l’ora dunque il nuovo numero 10 del City di apprendere il più possibile da un maestro come Pep: “Imparerò da lui ogni giorno, il modo in cui allena è incredibile: chiunque qui vuole giocare per lui. È stato un fattore decisivo per me quando ho scelto il City”.
E lo sguardo è già ai mondiali 2022: “È una delle ragioni per cui sono al City. Penso che giocare ad alti livelli qui, in Champions, settimana dopo settimana, mi aiuterà ad avere un grande futuro in nazionale, magari da titolare”.
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