Ruslan Malinovskyi, centrocampista dell’Atalanta, arriva da un momento di forma smagliante. Da quattro partite consecutive continua a segnare e sfornare assist deliziosi per i compagni. Il suo ultimo gol ha condannato la Juventus, e nell’intervista alla Gazzetta dello Sport, ha parlato dell’ultima sfida e non solo.
L’Atalanta non vinceva contro i bianconeri da vent’anni e tra poco meno di un mese ci sarà il remake nella finale di Coppa Italia: “Abbiamo festeggiato tantissimo nello spogliatoio. La finale sarà una partita completamente diversa, sempre un 50 e 50. Ma noi siamo in fiducia e stiamo bene”.
Come detto, anche il mancino di Malinovskyi sta molto bene. Il tiro potente e da fuori area è una caratteristica dell’ucraino, coltivata fin dai tempi in cui giocava in Belgio: “Un po’ è una dote naturale, ma mi ha aiutato tanto il lavoro fatto al Genk. Mi ero infortunato al ginocchio e ho cominciato un programma di allenamento specifico”. Per dire, il suo comapgno di squadra Djimsiti lo chiama ‘Malinboomsky’.
Il classe 1993 ha dato la sua opinione anche sulla Superlega, supportando quanto detto dal compagno di squadra Robin Gosens: “Il calcio è dei tifosi, non dei proprietari dei grandi club. E poi, resto convinto serva una federazione che governi il sistema. Non mi piace l’idea e personalmente non conosco nessuno che sia favorevole”.
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