Paolo Maldini
Un viaggio nel passato con Paolo Maldini: dal rapporto con suo papà, agli esordi in Serie A fino al derby più difficile.
Paolo Maldini torna a parlare del suo passato ai microfoni di Rai 3: “Al mio esordio pensavo di non giocare. Non mi ero neanche portato gli scarpini adatti. Avevo gente più esperta di fronte a me. Quando mi ha detto di entrare non ho pensato più a niente. Ruolo? Ho detto al mister che potevo giocare ovunque“.
E poi il rapporto con il papà Cesare: “Mio papà? Avevo un buon rapporto con lui. Nei primi anni non posso negare che la sua eredità mi pesava un po’”.
“Sacchi? I cambiamenti che abbiamo sopportato dal punto di vista fisico sono stati durissimi, ma fondamentali”, ha continuato.
Si sofferma anche su Maradona: “Non si lamentava mai. Io mi ritengo un giocatore rapido con i piedi, lui lo era di più. Alla quinta botta che gli ho dato gli ho detto ‘Diego, scusami’ (ride, ndr)”.
Paolo Maldini continua parlando dell’importanza delle sconfitte: “I successi passano anche attraverso le sconfitte. Alla fine sono uno dei più perdenti tra i più vincenti. Quindi ho avuto la fortuna di vincere perdendo tanto“.
E infine un commento sul derby più difficile: “I primi perché mi ricordo benissimo che finita la partita dicevo: “non mi sono piaciuto”. Il mio livello di nervosismo era troppo alto ed ero un po’ bloccato“.
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