Ferreira Pinto-gol, Maicon ko all’esordio in D: “E’ sempre una bella lotta”

È scattata l'ora di Maicon al Sona. Il terzino brasiliano ha fatto oggi il suo esordio in Serie D, con tanto di fascia da capitano al braccio e numero 13 sulle spalle. Primo gettone tra i dilettanti per classe 1981, che scendendo in campo avrà percepito un forte retrogusto… di Serie A.

UNA SFIDA… NELLA SFIDA

L'avversario di turno era infatti il Ponte San Pietro, squadra in cui gioca Ferreira Pinto. Esterno brasiliano, ex tra le altre di Atalanta e Cesena, è stato proprio lui a rovinare l'esordio di Maicon: 1-0 il risultato finale del match, decisivo il calcio di rigore di Ferreira al 74'. E pensare che, in passato, a portare a casa i tre punti era di solito Maicon. "Tra noi è sempre stata una bella lotta", racconta Ferreira Pinto ai microfoni di gianlucadimarzio.com. Oggi, come in un'Atalanta-Inter del 20 maggio 2007, l'ex nerazzurro ha trovato la rete: "Gli ho segnato contro anche al Trofeo Facchetti – continua Ferreira Pinto – però io sono sempre stato più offensivo. Lui ha fatto la storia di questo sport e della Nazionale brasiliana".

Una sfida inedita, quasi strana per la Serie D. Un incontro, però, dolce per entrambi: "Non ci vedevamo da tempo. Se a questa età giochiamo ancora è per amore dello sport, per passione e per aiutare i giovani". A fine partita poi c'è stato spazio anche per una chiacchierata: "Maicon quando ci siamo salutati alla fine mi ha anche raccontato il perché della sua scelta. Vuole far giocare il figlio, conosce bene il direttore sportivo (Claudio Ferrarese ndr) e aveva voglia di rimettersi in gioco. La sua è una bella scelta sia per il Sona sia per la Serie D. Noi dobbiamo essere uno stimolo per i nostri compagni, dobbiamo dimostrare che non c'è età che tenga quando c'è la voglia".

A proposito di Serie D e di brasiliani, in questo momento incanta in Serie A Junior Messias, uno che ha fatto tanta gavetta: "È fortissimo. Dev'essere un esempio anche per i miei compagni di squadra. Mi sta impressionando. In parte mi ricorda la mia esperienza, quando lasciai il Brasile per andare a giocare a Lanciano. Entrambi abbiamo fatto tanti sacrifici prima di arrivare in Serie A".

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A cura di Roberto Ugliono