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#Machenesanno di Flachi: “Bazzani il mio gemello, un onore giocare con lui…”

“Ciccio” Flachi era uno dei più attesi, senza dubbio. Magliettina bianca, la 10 dei bei tempi. Nostalgia canaglia. Ma? Problemino a fine primo tempo e via, ai box. Meglio non rischiare dai. E il motivo ce lo svela proprio lui: “Devo giocare le finali di un torneo di calcio a 7 a Roma!“. Simpatico Flachi, non si smentisce mai. Attaccante agile, veloce, rapido. Un anguilla lì davanti. “Ah, come gioca Ciccio…”. Ma quando lo prendevi? Quasi mai, quasi eh. Ieri, poi, presente in prima linea alla partita nostalgica tra vecchie glorie anni novanta. Merito di Andrea Bini e della sua pagina Facebook Serie A Operazione Nostalgia: “E’ stato bello rivedere tanta gente, tanti tifosi. Si ricordano tutti di me e di quello che ho fatto. Fa piacere. E’ stata un’ottima giornata di calcio”.

“Ale, ale, ale, aleeee! Flachi! Flachi!”. Cori su cori lì in tribuna, il sorriso di Ciccio dice tutto: “E’ stato emozionante vederli tutti coinvolti, incredibile”. Memoria che torna subito alla coppia Flachi-Bazzani: Io e Fabio ci sentiamo ancora – svela Ciccio su GianlucaDiMarzio.com – era il mio gemello. Ci frequentavamo fuori dal campo e siamo rimasti grandi amici. Era un trascinatore, è stato un onore giocare con lui. Sai, oggi come oggi farebbe comodo avere uno come lui, uno col suo carisma. Soprattutto con tutte le primedonne che ci sono…”. Deciso Flachi, cercatissimo. Foto, video, battute. Cappioli? Ma l’aperitivo dove si fa?”. Nel mezzo dell’intervista se ne esce così, diretto e genuino. “Boh, forse al Volangi, vedi un po’ te dai” risponde Massimiliano. “Vabbè ho capito va, nessuno sa dove si fa l’aperitivo…”.

Risate generali, poi torna serio e parla del suo ex compagno Simone Inzaghi, alla Samp per sei mesi nel gennaio 2005 e oggi allenatore della Lazio: “Abbiamo giocato poco insieme, arrivò nella sessione invernale proprio nello scambio con Bazzani. Ebbe un problema e giocò poco, è stato un giocatore importante però. Parlano i fatti. Non come Pippo eh, lui era più cinico. Simo era più tecnico ma meno cinico. Però era bravo”. E ora, come allenatore? “Non so, ma ne parlano bene. E’ un’idea che mi intriga”. Flachi, la Samp, 112 reti in 8 anni. Tifosi che ancora si ricordano, lì sulle gradinate del Ferraris: “Tengo sia i bei ricordi che quelli brutti, prendo tutto dalla vita. Nel bene o nel male”. Diretto, come sempre. Altrimenti, forse, non sarebbe Ciccio Flachi.  #Machenesanno della Samp in Coppa Uefa grazie ai gol di Flachi-Bazzani.

Francesco Pietrella

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