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​“Lupi, lupi”, il Marulla urla, Cosenza sogna: in 20 mila spingono la remuntanda

Hanno iniziato almeno un’ora e mezza prima del fischio d’inizio, hanno continuato per tutto il match e, c’è da starne certi, lo faranno ancora per tutta la notte. Una spinta continua. “Lupi, lupi, lupi”, un urlo incessante, un boato nella notte cosentina. Il San Vito-Marulla così pieno, così carico non si vedeva da anni. 20.000 persone che non hanno smesso un attimo di sostenere la squadra, che non hanno smesso un attimo di crederci nella rimonta.

Anche quando i minuti passavano inesorabili con il risultato ancora fermo sullo 0-0 e quel gol subito negli ultimi minuti della gara d’andata contro il Sudtirol pesava come un macigno. Alla fine però tutta Cosenza ha gioito. La squadra, il suo allenatore, la società e una tifoseria che questa sera è stata straordinaria.

poi si è messa a cantare più forte di prima. A farla impazzire ci ha pensato Baclet, il cambio voluto da Braglia che ha stravolto il match dando maggior peso offensivo all’attacco rossoblù. Un colpo di testa in tuffo ad anticipare tutti su un traversone arrivato da destra, 1-0. Il boato del Marulla è da brividi.

Non basta però, perché il Sudtirol si difende bene e gioca una partita attentissima in fase difensiva senza nessuna sbavatura. Almeno fino all’ultimo secondo. Poi un calcio d’angolo, lo sfortunato tocco di Frascatore, autogol. Cosenza-Sudtirol 2-0, l’inizio del deliro rossoblù. In campo e sugli spalti la festa è continua: Padre Fedele, grandissimo tifoso del Cosenza, guida i cori sotto la tribuna abbracciando prima Baclet, poi a uno a uno tutti i protagonisti di una notte che a Cosenza mancava da tanto, troppo tempo.

Il clima che si respira sugli spalti è incredibile, difficile anche da spiegare. La squadra si gode un giro di campo tra il delirio dei suoi tifosi per festeggiare il cammino rossoblù che prosegue. E il “lupi, lupi, lupi” lascia il posto a una nuova colonna sonora, dolcissimo sottofondo che accompagna lo spegnere delle luci dello stadio: “Ce ne andiamo a Pescara”. Il Marulla urla, il Cosenza sogna. (Ph Francesco Farina)

Nino Caracciolo

Nasce in Calabria a Melito di Porto Salvo (RC) il 19 marzo 1985, una Laurea in Teoria della Comunicazione e dei Linguaggi conseguita presso l’Università degli Studi di Messina e una grande passione per il calcio in generale ed il calciomercato in particolare. Giornalista pubblicista, nell’ottobre del 2013 entra a far parte dello staff di Gianluca Di Marzio per GianlucaDiMarzio.com.

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