“Con difensori come Vincent Kompany sai che devi essere veloce nel controllo, passarla subito e fare movimenti migliori. Lui va duro ma devi provarci, solo così puoi migliorare”. Parlava così qualche anno fa Lukas Nmecha, ieri match winner della finale Under 21 contro il Portogallo, dopo i suoi primi allenamenti con la prima squadra del Manchester City. Era il 2018 e gli infortuni di Sanè e Gabriel Jesus avevano costretto Guardiola a portare con sé qualche ragazzo delle giovanili.
Un sogno che si avvera per Lukas, tifoso dei Citizens e cresciuto nell’Academy da quando aveva nove anni, scoperto dagli osservatori del City nella scuola elementare di Wythenshawe, poco dopo essersi trasferito dalla Germania con la sua famiglia. Nato ad Amburgo da genitori nigeriani, inizialmente aveva deciso di rappresentare l’Inghilterra, paese dove è cresciuto e in cui ha ottenuto la cittadinanza. Nel Manchester approda anche il fratello minore, Felix: “Essere in campo con lui significherebbe qualsiasi cosa”.
Con il fratello Felix, purtroppo, non giocherà mai e nel calcio inglese non riuscirà a sfondare veramente, almeno con i “grandi”: nelle giovanili non smette di segnare (50 gol in 65 presenze). Sotto Guardiola solo 3 presenze, poi tanti prestiti in cui non riesce a mettersi in mostra per davvero: Preston, Wolfsburg e Middlesbrough.
Poi ancora Vincent Kompany. Sì, perché nell’ultima stagione si è accasato all’Anderlecht dove ha ritrovato l’ex capitano del Manchester City come allenatore: “Lui è il motivo per cui sono qui”. Saranno forse i ricordi di quei tackle duri in allenamento ma Lukas si trasforma. In Belgio insacca 21 gol e Kompany lo definisce come “uno dei migliori attaccanti del paese”.
“Stefan Kuntz mi ha convinto a rappresentare la Germania per la sua energia”. Dopo essersi fatto tutta la trafila delle under inglesi, il ct tedesco dell’Under 21 gli ha fatto cambiare idea, facendolo diventare interprete protagonista della sua nazionale. Nmecha ha ripagato diventando il capocannoniere del campionato europeo e segnando il gol decisivo nella finale.
In realtà per Lukas non si è trattato di nulla di nuovo: già nel 2017 era stato decisivo in un’altra finale. Europei Under 19, rete decisiva per il 2-1 conclusivo. Due nazionali diverse, due titoli in bacheca, due gol cruciali e un’unica vittima sacrificale: il Portogallo. Se non è destino questo.
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