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Napoli, Lukaku: “È grazie a Conte se gioco in questo modo. Mai odiato l’Inter”

L'attaccante del Napoli Romelu Lukaku
Napoli, Romelu Lukaku

Romelu Lukaku racconta la sua stagione in corso con la maglia del Napoli e il suo passato in Inghilterra e in Italia.

Romelu Lukaku è il punto di riferimento offensivo del Napoli, che continua la sua caccia allo scudetto affidandosi alla fisicità del belga in avanti.

Nel corso di un’intervista al Corriere dello Sport, l’attaccante ha parlato del suo rapporto con Antonio Conte sia nell’esperienza attuale che in quelle passate.

Lukaku ha parlato del suo ruolo sotto la guida di Antonio Conte, sia con la maglia del Napoli che con il Chelsea e l’Inter.

Ecco le parole dell’attaccante belga.

Lukaku: “Mourinho è un vincente, mai successo niente tra me e lui”

Lukaku ha parlato del suo modo di giocare: “Giocare spalle alla porta è sempre stato un aspetto fondamentale. Al Chelsea mi fu detto chiaramente: “Se non migliori in questo, non puoi giocare con me”. Nessuna alternativa. Devo ringraziarlo, perché quello che inizialmente era il mio punto debole è diventato una delle mie qualità. La strada giusta per arrivare in porta si trova sempre. Ora giochiamo con due punte, ma fino a poco tempo fa ero l’unico riferimento centrale. Io cerco sempre di essere dominante: se lo sono, il gol arriva, e in ogni caso contribuisco agli inserimenti dei compagni”.

Sulle esperienze di mercato: “Al Chelsea non ero solo, anche Aubameyang e Ziyech erano fuori dal progetto. Ci facevano cambiare nello spogliatoio delle giovanili. È il business, il club ti dice che non ti vuole più e spesso anche dove finirai. Se sei tu a volertene andare, invece, non puoi farlo. Le società hanno rapporti con la stampa e ti fanno finire in difficoltà, ti fanno passare come la persona che non sei. Un giorno vorrei chiarire questi aspetti ai più giovani, spiegando chi lavora per loro e chi contro“.

Romelu Lukaku, attaccante del Napoli (Imago) interna
Romelu Lukaku, attaccante del Napoli (Imago)

Sul rapporto con Mourinho: Non è successo niente tra me e lui. José è un vincente, l’ho avuto due volte. Qualcosa è accaduto tra lui e non so chi e non volevo mettermi in mezzo. Non parlerò mai male di lui, alla Roma non aveva una squadra top, ma è andato fino in fondo”.

“In Inghilterra ero pigro, qui sono un lavoratore”

Lukaku è stato criticato più volte per problemi di peso: In Inghilterra avevano una concezione sbagliata. Per loro ero pigro, ma io non ho mai reagito agli attacchi. Sono uno che fa il suo lavoro e poi torna a casa. In Italia il giudizio si è capovolto, qui sono un lavoratore. Ora sono meglio di quando ero all’Inter. Lì ero 101 kili, qui 99″.

Sull’esperienza all’Inter: Non ho mai odiato l’Inter, mai. Non ho più sentito Lautaro, è un ottimo giocatore e si merita tutto ciò che gli sta capitando. Scudetto? Ce lo giochiamo con loro, l’Atalanta e la Juve, che è tornata a -6″.

Infine, sulla nazionale: “Con Rudi Garcia ho parlato solo una mezz’ora, aspetto di conoscerlo più a fondo. Non ho mai pensato di lasciare la nazionale. Non farò l’allenatore dopo, ma voglio chiudere la carriera all’Anderlecht, la mia squadra del cuore. L’ho promesso a mio figlio“.