Luis Enrique, la carezza di Xana

L’omaggio e il ricordo dell’allenatore spagnolo alla figlia scomparsa nel 2019 all’età di 9 anni
Doué e compagni festeggiano in campo, Luis Enrique cerca uno sguardo sugli spalti. E una maglia. La dedica va sempre a lei. “Mia figlia sarà in campo con me”. Quando chiedono di lei, Luis Enrique risponde sempre con il sorriso: “Scherziamo e la ricordiamo. Mi ritengo molto fortunato. Xana è viva. Non è con noi sul piano fisico, ma è qui spiritualmente”.
Non si può negare: la tragica scomparsa all’età di 9 anni, per un tumore alle ossa, ha segnato per sempre la vita di Luis Enrique. “Ci mancherai moltissimo ma ti ricorderemo ogni giorno della nostra vita con la speranza che in futuro ci incontreremo di nuovo. Sarai la stella che guida la nostra famiglia”.
Lei e il papà al centro del campo con una bandiera da sventolare e da piantare: un’ultima e struggente istantanea che rappresenta il ricordo più vivo e sincero. Dieci anni dopo, quel momento torna al centro della Munich Arena. Con un netto e dominante 5-0. La gioia si unisce a quel secondo interminabile. E i tifosi del Psg omaggiano il suo allenatore con una gigantografia di quell’istante, una bandiera dei colori del club e una bambina con il numero 8 sulle spalle.
“Penso che Xana ci veda ancora”. Da Berlino a Monaco, con Xana. Per Xana. Luis Enrique ha vinto anche per lei. Spinto da una stella che illumina la sua vita, la sua carriera e la sua famiglia.