Categories: News Calcio

Lucescu: “L’Italia è più forte della Spagna, ma passeranno entrambe. Calhanoglu? In Serie A può fare benissimo”

Sosta dei campionati e Nazionali in campo. Molti gironi sono in bilico come quello I, dove l’Ucraina e la Turchia, entrambe terze a 11 punti, si sfidano per avvicinare la vetta di Croazia e Islanda a 13. Sulla panchina della Turchia farà il suo esordio Mircea Lucescu, in una gara per lui molto particolare, dopo aver trascorso 12 anni in Ucraina da allenatore dello Shaktar Donetsk: “Non avrei voluto giocarla. Sono orgoglioso quando vedo 8 dei miei ragazzi dello Shakhtar in questa nazionale, ci rivedo il mio stile di gioco, le fondamenta che ho messo. Quando sono arrivato in Ucraina, tutti giocavano a uomo, con il libero, come la Dinamo di Lobanovsky. Poi poco a poco lo Shakhtar è diventato un esempio per tutti, spettacolare, offensivo, propositivo, produttivo. Avevo tanti brasiliani, ma i giovani poi hanno sviluppato la stessa mentalità. E tutto il calcio ucraino ne ha beneficiato, sono venuti fuori giocatori importanti”. Li conosce bene, quindi conosce anche le loro debolezze: “Sì, il gioco è quello – dichiara l’allenatore in un’intervista alla Gazzetta dello Sport – e il c.t. Shevchenko è stato intelligente a non cambiar nulla. L’ Ucraina è la squadra del girone che ha più possesso palla e controllo del gioco, dalla loro hanno gioventù, capacità fisica di coprire tutto il campo, e il fatto che giocano insieme da tanto. La Turchia risponderà con tecnica e la capacità di lottare che la contraddistingue, e l’ esperienza. Ho chiamato gente per cui questa può essere l’ ultima occasione di giocarsi un gran torneo internazionale”.

Dodici anni a Donetsk, 22 trofei e tanti ricordi: “Di sicuro la Coppa Uefa 2009 vinta contro il Werder: quando trionfi a livello internazionale è sempre un successo superiore. Più di ogni trofeo, però, l’ orgoglio è aver preso ragazzi di 18 anni e vederli ora che fanno la differenza in tornei importanti. E poi il mio rapporto con il presidente Akhmetov. Uno del calibro di Moratti e Corioni, quei presidenti che non li vedi ma li senti, che amano il calcio e lo fanno per passione, non per protagonismo”.

Dopo l’ Ucraina, c’ è la Croazia: contro Srna un altro derby: “Con lui ho un rapporto eccezionale, lo feci capitano allo Shakhtar e poi è diventato capitano anche della Croazia”. Lucescu lasciò il calcio turco nel 2004: “Allora la Turchia era più presente a livello internazionale, ricordo il 3° posto al Mondiale, il Galatasaray che vince Uefa e Supercoppa con Arsenal e Real. I turchi battevano italiani e inglesi, se la giocavano. Poi hanno deciso di far giocare stranieri senza limiti. E ora il movimento è in difficoltà. Quali? Le big di un Paese devono dare il nucleo della nazionale, oggi non succede. Mi arrivano ragazzi da tante squadre e Paesi diversi, con stili diversi, e in pochi giorni devo provare a dargli un gioco e non è facile. Magari i tanti stranieri un giorno gioveranno alla crescita dei ragazzi, ma alla nazionale creano problemi. Dove c’ è la libera circolazione i giovani possono avere più occasioni, nei Paesi dell’ Est invece è il campionato che deve aiutarli. Ai miei tempi, con 7 turchi in campo, sono state fatte grandi cose”.

Impossibile non parlare di Spagna-Italia come la vede: “Passeranno tutte e due. L’ Italia è in un buon momento, per me ora è persino più forte della Spagna. Come mai? Il nucleo della Spagna che vinceva il Mondiale e l’ Europeo si va disgregando, tra chi smette e chi invecchia, e non è facile riconfermarsi a quel livello. Invece l’ Italia sta cambiando e sta proponendo giocatori molto validi. E la Serie A sta crescendo di livello”. Inevitabile un pronostico: “Può essere l’ anno dell’ Inter. Ma anche il Milan mi pare ottimo. E occhio alla Roma, che proprio contro l’ Inter è stata fermata solo dai pali. La Juve? Credo si concentrerà più sulla Champions, è arrivata l’ ora di vincerla. Di campionati ne ha vinti 6 di fila”.

Uno degli acquisti dell’estate del Milan è Calhanoglu, suo calciatore in nazionale: “Da voi può fare benissimo. Ha qualità eccezionali e arriva da un calcio disciplinato come il tedesco, quindi dalla sua ha anche la professionalità”. Mentre Di Francesco alla Roma pare sia rimasto stregato da Under: “Se in 2 anni passi dalla B turca alla Roma hai qualità. Lui con l’ Inter in 3 minuti ha saputo impressionarmi. Conosco Di Francesco, son certo che lo migliorerà in tutti i sensi”. Infine un commento sul tanto discusso Var: “Non mi piace. Il calcio non è solo i 90′ in campo. Il calcio è anche tutta la settimana nel bar. Ora di cosa si parlerà? Se la moviola è stata corretta oppure no? Il calcio è la vita, anzi è l’ essenza della vita, è emozione. Pensi a un tifoso allo stadio. Esulta per un gol, 30 secondi dopo gli dici di no,che non è gol. E il suo rivale intanto che fa? Deve godere per un gol annullato? La Var oltre a interrompere il gioco interrompe pure le emozioni. Ecco perché non mi piace”.


Redazione

Dal 2011 ne abbiamo fatta di strada, sempre con voi al fianco. Ci piacciono le notizie, il mercato, il calcio. Sì, ma soprattutto le storie, le emozioni, il bello che questo mondo può regalare. E amiamo raccontarvelo.

Recent Posts

Juventus, torna in gruppo McKennie, ancora out Conceição e Cabal

Spalletti ritrova McKennie per il Pisa, ancora out Conceição e Cabal. La Juventus di Luciano…

1 ora ago

È morto Jean-Louis Gasset, ex allenatore di Marsiglia e Montpellier

È morto l'ex allenatore di Marsiglia e Montpellier Jean-Louis Gasset all'età di 72 anni. All'età…

2 ore ago

Roma, lesione di secondo grado al bicipite femorale sinistro per Pellegrini

Brutte notizie per la Roma di Gasperini che perde per circa tre o quattro settimane…

2 ore ago

Lazio, tra le priorità i rinnovi di Romagnoli e Gila: la situazione

La Lazio potrà tornare attiva sul mercato di gennaio, e tra le priorità ci sono…

3 ore ago

Kevin Diks: “Devastato dalla morte di Astori nel 2018. Bundesliga meglio della Serie A”

Le parole di Kevin Diks sul suo passato alla Fiorentina. Kevin Diks è tornato a…

5 ore ago

Dalla cessione record di Mbappé alla creazione della Conference: le mille vite di Vadim Vasilyev

Dal grande lavoro al Monaco di Mbappé e James Rodriguez alla nuova vita da agente:…

5 ore ago