Categories: Interviste e Storie

Lucas Pérez, Paese che vai tripletta che segni

Una teca, un Paese, un ricordo. Segnare per lasciare il segno e addobbare il proprio salotto. Tra la televisione e il divano di casa, Lucas Pérez custodisce tre palloni di tre campionati diversi. Una tripletta per Nazione: l’ultima contro il Cadice, nella Liga Hypermotion (la Segunda División) con la maglia del suo Deportivo La Coruña. Ucraina, Inghilterra e ora Spagna. Non sarà prolifico quanto Haaland o Gyökeres ma, a modo suo, l’attacante spagnolo può vantare di una statistica che condivide con Cristiano Ronaldo.

Leggi anche: L’Itaca di Lucas Pérez: “Depor, lo faccio per amore”

Vagabondando (e segnando) per l’Europa

Una carriera vagabondando per l’Europa: dall’Inghilterra alla Grecia. Nel mezzo, l’Ucraina e ora il ritorno a casa, in Spagna. A La Coruña. Con l’obiettivo di tornare in Liga con la sua squadra del cuore: “Il Deportivo è la mia vita. Rappresenta la mia città, è dove sono nato e cresciuto. È la squadra che ho sempre tifato da quando ero piccolo”, aveva raccontato ai microfoni di gianlucadimarzio.com nel documentario “La Coruña vive per il Depor: ‘Vita lenta’ e sentimento”

Per raccontare la prima tripletta in carriera di Lucas Pérez bisogna tornare indietro di 12 anni. La squadra è Karpaty Lviv, il campionato La Prem”jer-lіha (massima serie ucraina). In un freddo 5 novembre, il 24enne ne mette uno in fila all’altro nel successo “a valanga” contro un modesto Kryvbas. Quattro anni più tardi, arriva l’hat-trick (come dicono da quelle parti) più prestigioso con la maglia dell’Arsenal: 1-4 in Champions League in casa del Basilea. Tre gol portano la sua firma: un traguardo, nella storia dei Gunners, condiviso con Henry, Bendtner, Welbeck, Giroud e Ozil. L’ultima, quella segnata contro la sua ex squadra, il Cadice. 

Oltre 450 presenze e 133 gol. Dopo 15 stagioni, l’ennesima prova senza tempo, ma prima di abdicare rimane un’ultima promessa da mantenere e un sogno da realizzare: “L’obiettivo è portare il Depor in Primera División. Lucas Pérez, Paese che vai tripletta che segni. E non è ancora finita.

Lorenzo Bloise

Classe 2001, nato nel comasco, oggi pendolare a Milano. Amante dello sport in tutte le sue sfaccettature: giocatore di provincia di basket, con il calcio mi sono limitato alla PlayStation. Cresciuto tra un doppio passo di Cristiano Ronaldo e un fadeaway di Dirk Nowitzki. Davanti alla televisione, allo stadio o al palazzetto con la stessa curiosità di un bambino. Highlights, repliche, interviste e dirette notturne: ogni scusa è buona per non perdermi nulla. La letteratura mi ha aiutato a riscoprire la bellezza e l'efficacia delle parole: le stesse che mi permettono di raccontare ciò che gli altri si limitano a guardare. Storie, anedotti e culture che si intrecciano tra di loro: per me lo sport è questo e tanto altro.

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