Viaggio nel mondo Spezia. E per farlo è inevitabile partire dal passato, prima di arrivare al presente, alle strutture all’avanguardia e ai giovani che il settore più ‘verde’ del club coltiva. E dunque indietro nel tempo, fino al 1944, quando lo Spezia-Vigili del Fuoco vinse uno scudetto però mai riconosciuto ufficialmente. L’ad Micheli non ha dubbi: “Nel ’44 ci fu questo campionato e lo vinsero i vigili del fuoco de La Spezia a Milano ma non fu riconosciuto a causa della guerra. Dobbiamo farlo riconoscere, è stata un’impresa epica – ha spiegato ai microfoni di Sky durante la trasmissione L’Originale -. E’ giusto anche per la città di La Spezia. Dobbiamo muovere il Coni e quelle autorità che ci aiutino a prendere questo riconoscimento”. Insieme al dirigente, ecco anche il comandante Daidone dei vigili del fuoco de La Spezia e le sue parole che fanno eco alle dichiarazioni di Micheli: “In questa Coppa c’è tutto, l’abnegazione, la passione che mise quella squadra che vinse la finale contro il grande Torino. Ed ora ha lasciato nei miei uomini lo spirito di sacrificio al servizio della collettività. Hanno lasciato una traccia, una passione a tutti quelli che sono venuti dopo di loro. Essere vigili del fuoco oggi significa essere al servizio della collettività. Vigili del fuoco si nasce”.
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