Dalla serie B all’Inter e la Nazionale: è la stagione magica di Roberto Gagliardini. A febbraio scorso il ventiduenne bergamasco non aveva ancora esordito in seria A: la prima arrivò solo 5 mesi dopo. Poi Gasperini e tutto nel giro di due mesi… A raccontare Roberto ci ha pensato papà Alessandro, attraverso le pagine de La Gazzetta dello Sport:
“Mio figlio è prima di tutto un bravo ragazzo… Strano e bello il destino. Sono arrivato a Dalmine nel 1979, cattedra all’Istituto Luigi Einaudi. I miei colleghi scelsero le scuole medie, io le superiori. Loro ottennero il trasferimento nelle Marche dopo tre anni, io no. La mia vita era qui. All’Einaudi ho conosciuto Rosanna e insegniamo ancora lì, dove ha studiato Roberto, Istituto commerciale con indirizzo internazionale. Ho provato ad allenare, ma mi trovavo meglio con i ragazzini. Nel 1980 ero nel settore giovanile del Verdello, dove oggi gioca Andrea, il fratello maggiore di Roberto, in Eccellenza. I casi della vita”.
Inizi come attaccante: “Già. Nel 2000 insegnavo calcio ai bambini dell’U.S. Mariano di Dalmine, avevano tutti 8 anni come Andrea, ma infilai anche Roberto, 6 anni, il più piccolino, così li accompagnavo insieme. Roberto giocava in attacco, sempre contro i più grandi, era un trottolino e quando gli davano le botte lo prendevo in braccio e lo portavo fuori. Lo chiamavano Duracell, come le pile, non si stancava mai. Un anno dopo li notò il maestro Bonifaccio dell’Atalanta, il pullmino passava da casa e li portava a Zingonia insieme. “Divertitevi senza pensare di essere arrivati” ho detto subito loro”.
Roberto era sempre il più piccolo, caratteristica dei predestinati: “Dicembre 2003. I ragazzini del ’92 , emozionati, si preparano per il torneo di Quarto a Genova. Bonifacio vede Roberto e gli chiede: “Tu non vieni?”. E lui, classe ’94: “Non mi hanno chiamato”. “Corri a prendere i documenti e aggiungiti al gruppo!”. Roberto è sceso in campo e vinsero ai rigori”.GrazieAtalanta: “Merito di Gasperini che crede nei giovani. Ce ne sono tanti di talento e ora che circolano meno soldi hanno più opportunità”.
Per Gagliardini è arrivata anche la chiamata azzurra: “A novembre è stato chiamato da Ventura a causa dell’infortunio di Marchisio, glielo ha comunicato il fratello per sms e lui pensava che fosse uno scherzo. Io mi sono messo a piangere dalla gioia. “Papà, appena sono entrato e mi è venuto incontro Buffon mi è venuto un colpo!” racconta Gagliardini“. Adesso presente e futuro hanno il colore nerazzurro dell’Inter: “Che storia. Mentre è in pullman per giocare contro la Juve a Torino, il procuratore gli comunica l’accordo con l’Inter. Torna indietro e dorme a Milano per le visite mediche. Se la sentiva che sarebbe andato all’Inter… sono contento, ho sempre tifato nerazzurro e il mio idolo era Mazzola“.
Esordio? Meglio guardare Gagliardini junior in tv: “ Non credevo che partisse titolare, è andata mia moglie. Preferisco guardarlo in tv: in pubblico mi devo controllare, a casa faccio salti di gioia. Adesso non ha limiti, si trova benissimo con Pioli, gli manca solo il gol. Speriamo contro la Roma, mi dispiacerebbe se segnasse all’Atalanta… difetti? A casa non è ordinato come in campo. Adesso però vive a Milano. In quanto a me, gli ho trasmesso la passione per il pallone, ti sembra poco?”.
Chi sono stati i migliori acquisti del 2025 in Serie A? Ecco la nostra top…
La lista con alcuni dei giocatori che hanno visto accrescere di più il proprio valore…
Le parole di Douglas Luiz, ex centrocampista della Juventus e ora al Nottingham Forest, al…
Milan, Jashari (IMAGO) Le storie di calciomercato che hanno segnato il 2025: tra battaglie a…
Si è spento John Robertson, vincitore di due Coppe dei Campioni con il Nottingham Forest…
Il 2025 è agli sgoccioli: andiamo alla scoperta delle squadre top e flop dei maggiori…