Re d’Egitto ma anche King of the Kop. Rigorosamente in inglese, un pensiero a Liverpool. Mohamed Salah indossa più di una corona: una per le imprese con la sua nazionale, un’altra per la macchina da gol che si dimostra di essere con la maglia dei Reds. Gioiello della squadra di Klopp, veloce e sempre in grado di trovare la via del gol. Una risorsa ed una garanzia allo stesso tempo. E Liverpool se lo gode, così come la Premier League in generale, campionato in cui è tornato a giocare l’estate scorsa. Anni fa al Chelsea, ora nella Kop di Klopp: “Ho sempre amato questo club, da quando ero piccolo. Sapevo che era una di quelle squadre in cui avrei voluto giocare. Conoscevo la sua storia e, appena ne ho avuto la possibilità, sono venuto qui”, ha raccontato così nell’ultimo numero della rivista FourFourTwo.
E se durante la prima parentesi in Premier non era andata come sperava, adesso è tutta un’altra storie. “Andiamo, lo so che sono un buon giocatore! Stavo bene alla Roma, ho trascorso due grandi stagioni lì ed ero molto felice ma sono sempre stato un tipo che appena può vuole mettersi sotto pressione. Io ‘The King of the Kop’? Non sta a me dirlo, lascio che lo facciano i tifosi. Sono felice di segnare gol per la squadra che ho sempre tifato fin da bambino. E questa è l’unica cosa che conta”.
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