Carlo Ancelotti l’ha fatto ancora: l’allenatore italiano vince la sua quarta Champions League da allenatore, la seconda con il Real Madrid, e diventa l’allenatore più vincente della storia della competizione. I Blancos raggiungono quota 14, la quinta nelle ultime 10 edizioni. Ancelotti nel postpartita non può nascondere la grande soddisfazione.
“Sono contento – ha detto a proposito della quarta Champions vinta – Non penso a quello, penso che siamo arrivati in fondo a una competizione così difficile. Lo abbiamo fatto grazie al cuore, all’esperienza e alla forza di questa squadra. Vinicius ha fatto gol, Courtois ha parato e finita la giostra. L’esigenza di questo club è di pensare al prossimo anno. Siamo stati bravi perché non abbiamo dato l’opportunità al Liverpool di attaccare dietro“, ha detto Ancelotti dopo la finale di Champions League Liverpool-Real Madrid.
L’allenatore del Real Madrid ha analizzato il percorso della sua squadra: “Se torniamo indietro si diceva che sfortuna in Psg, che sfortuna il Manchester City. L’unica partita in cui forse partivamo alla pari era forse questa. Perché il Liverpool era la squadra più decifrabile, perché ha un’identità definita. Forse non abbiamo giocato un calcio estetico straordinario, ma rischiare di uscire con la palla al piede incentivandoli a pressare non mi sembrava il caso”.
Nel corso dell’intervista c’è stato spazio anche per un intenso abbraccio con Klopp: “Cosa ci siamo detti? Mi ha fatto un regalo quando ero all’Everton che ancora conservo”. Tra i segreti del Real di Ancelotti, c’è anche un mix perfetto di generazioni: “E’ vero, si è creato un mix, un buon ambiente. L’umiltà dei giocatori più esperti e l’entusiasmo dei più giovani. È stato uno dei segreti”.
“Vincere con mio figlio? È una delle cose più belle che possa capitare – ha concluso Ancelotti – Cosa ho detto a Perez? Che il 20 marzo quando abbiamo perso con il Barcellona, l’avevo tranquillizzato e gli avevo detto: non ti preoccupare, vinciamo la coppa e il campionato”.
Subito dopo la fine della partita ha parlato ai microfoni di Sky Sport Davide Ancelotti, figlio e vice di Carlo al Real Madrid: “Dobbiamo ancora realizzare questa vittoria, abbiamo fatto qualcosa di straordinario. Giocare contro una squadra del genere è difficilissimo, questo sport è dei giocatori, che quando fanno queste cose dimostrano di essere magici. Cosa devi dire quando ci sono questi giocatori?! Questo significa essere grandi campioni. C’era grandissima fiducia in tutti. Io e mio padre abbiamo dato indicazioni su come affrontare la partita, ma loro sanno già come si fa. Mio padre non ci ha pensato un attimo quando ha avuto l’opportunità di tornare al Real Madrid“.
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