Carlo Ancelotti ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della finale di Champions, che vedrà sfidarsi a Parigi il Liverpool e il suo Real Madrid.
Ancelotti esordisce con un ricordo: “Un anno fa circa ci fu la telefonata con José Angel Sanchez (braccio destro di Florentino, ndr); è un anno solo, ma sembra molto di più. Questa finale è un grande successo per noi: arrivare qui è stato molto importante, perché siamo vicini a raggiungere il massimo possibile da questa stagione“.
Ancelotti risponde a una domanda sul cambio di status di Benzema negli ultimi anni: “Karim ha più personalità che in passato, ha un ruolo da leader dentro e fuori dal campo. Ciò che conserva invariato da anni è la qualità, e anche l’umiltà. Gli infortuni del Liverpool? Noi nel 2014 avevamo gli stessi problemi (Khedira era reduce da un lungo stop, ma giocò, ndr) e poi abbiamo vinto. Se un giocatore è infortunato, non gioca: questo vuol dire che se i calciatori del Liverpool giocheranno, sarà perché non lo sono. Anche se non si fossero allenati al massimo negli ultimi giorni, questo non influirebbe sulla partita di domani, che è una partita che arriva a fine anno ma soprattutto è una finale“.
Ancelotti commenta anche le frasi di Klopp su un campo non in perfette condizioni: “Non ci siamo ancora allenati, non l’abbiamo ancora provato, non posso dire se sia adatto o meno alla partita di domani. I veterani aiuteranno i giovani a mantenere l’ambiente tranquillo e fiducioso“.
Ancelotti commenta il suo stato d’animo qe quello della squadra alla vigilia: “I veterani aiuteranno i giovani a mantenere l’ambiente tranquillo e fiducioso. La differenza con Lisbona (la finale del 2014, ndr)? Ogni partito ha la sua storia, la sua strategia. Quello che vedo sono le stesse motivazioni, forse meno preoccupazione: quella partita per tutto il madridismo è stata la chiave di tutti i successi degli ultimi anni. Se sono felice? No, sono molto triste (ride, ndr). Io mi sto godendo il periodo che sto vivendo con questi giocatori, e continuo a godermela. So perfettamente che domani sera arriverà un po’ d’ansia, ma la si combatte guardando in faccia i miei giocatori, che mi daranno fiducia. Dovremo mostrare le nostre qualità: la squadra ha avuto uno spirito di gruppo importante, i subentrati hanno sempre marcato la differenza. Il Liverpool farà una partita intensa, mostrerà la qualità individuale e la velocità in campo aperto. Ma chi vuole vincere, vince. Se ho già la formazione pronta per domani? Sì“.
Ancelotti rievoca poi il ricordo delle sue finali passate (domani sarà la sua quinta in carriera da allenatore): “La finale di Champions in cui la mia squadra ha giocato meglio è quella del Milan contro il Liverpool nel 2005, eppure l’abbiamo persa. Questo per dire che in una finale può succedere tutto, il calcio è fatto così“.
In conferenza stampa ha parlato anche il capitano del Real Madrid, il brasiliano Marcelo: “Sappiamo l’importanza di arrivare a giocarsi una finale. Stiamo facendo una stagione meravigliosa, e meritiamo di essere qui. Tutti conoscono il mio amore per il Real Madrid, la squadra della mia vita, che mi ha dato tutto. Credo che non serva per me una statua: non ha molto senso. Ma vediamo dopo la finale… Benzema? Non gli serve parlare molto, la sua sola presenza aiuta la squadra“.
Spazio infine anche al portiere belga Thibaut Courtois: “Sono 8 anni dalla mia prima Champions, e voglio vincerla domani. Alcuni possono vincere la loro prima, altri come Marcelo la quinta, ma abbiamo tutti lo stesso sogno. Giocando qui sono convinto di essere dal lato giusto della storia“.
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