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L’inglese è già abbastanza fluent, le idee sono belle chiare: Conte is blues e guarda al Chelsea che verrà

L’inglese lo parla già molto bene, fluente, comprensibile. “Of course”. E lo studia da soli sei mesi: non si direbbe proprio. Idee, fame e la convinzione di poter far bene sono le solite di sempre, belle chiare e nitide nella sua testa. Dubbi? E’ Conte, di natura. Un altro allenatore italiano in terra inglese – dopo gli Europei in Francia – che garantirà quel plus a livello tattico tipico di casa nostra – azzurra – ma che dovrà anche sapersi adattare all’intensità della Premier, totalmente unica nel suo genere. Una storia già vista, tra Carlo Ancelotti e Ranieri. E precedenti che lasciano ben sperare… per loro. Conte new manager of Chelsea. Ma che Chelsea sarà? Punto primo: aaa cercasi leader. Terry avrebbe tutte le carte in regola per esserlo ancora nonostante l’età ma la condicio è che giochi titolare, altrimenti sono solo malumori e pressioni in negativo. Da precisare le intenzioni della proprietà Abramovich che vorrebbe ringiovanire la rosa per far ripartire un nuovo ciclo. Ecco il punto secondo: il mercato. Conte preme per arrivare a certi rinforzi come Rudiger, Godin o Bonucci (difesa), Naiggolan, Pogba o Vidal. Uno o più, insieme. Squadrone. Chi potrebbe lasciare il Chelsea invece sono Courtois e Diego Costa, due top adepti del Cholo che però non si sono ancora adattati allo stile inglese. In lista anche Hazard, la vera delusione di quest’anno: un Eden così indolente non se lo aspettava nessuno, Roman compreso. Ma l’ultima parola sarà di Conte, solo dopo averlo visto dal vivo e sul quotidiano. Agenda in mano, tabella… già in marcia. “Fino a quando non si concluderà l’Europeo io non parerò di Chelsea” ha ammesso l’attuale ct dell’Italia, giustamente e correttamente. E così sarà. Ma Conte is blues e pianifica la prossima stagione del Chelsea, perché si sa, bisogna prendersi per tempo. 

Matteo Moretto

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