E alla fine vince il City, ancora. Dopo il successo di Manchester, la squadra di Guardiola fa il bis al San Paolo. Ma quanti rimpianti per gli azzurri, all’andata così come al ritorno. Come sarebbe andata se…? Dicesi ‘sliding doors’. All’andata fu il rigore di Mertens ad accrescere i rimpianti di Sarri. Perchè, dopo un approccio negativo alla partita, gli azzurri avevano la grande occasione per rientrare subito in gara. Fallita dagli undici metri da Dries, che da un anno a questa parte è praticamente infallibile. Poi ci pensò Diawara ad accorciare le distanze, ma troppo tardi per
sognare la rimonta.
E al ritorno? Rimpianti ancor più grandi. Perchè questa volta il Napoli aveva iniziato la partita con il piglio giusto. Quello chiesto da Sarri, che temeva i primi minuti del Manchester City. Ma con la spinta del San Paolo gli azzurri sembravano avere il controllo della partita. Gioco fluido, azioni corali ed un pressing che ha messo in grave crisi la squadra inglese. Gli uomini di Guardiola in difficoltà, come non mai. E il gol di Insigne? Fantastico. Frutto di un’azione straordinaria con Mertens e di una genialata del 24 azzurro. Poi… la scena che cambia. Con l’infortunio di Ghoulam, prima sliding door di questo Napoli-Manchester City. Sì, perchè gli azzurri non hanno perso semplicemente il proprio terzino sinistro. Ghoulam è un calciatore fondamentale nel gioco di Sarri, nell’uscita palla al piede dalle retrovie e anche nelle azioni offensive. La famosa catena di sinistra azzurra ha perso un elemento fondamentale, l’uomo probabilmente più in forma del Napoli in questa fase della stagione. Ingresso di Maggio a destro, Hysaj dirottato a sinistra. E Napoli che perde in palleggio e in imprevedibilità offensiva
Poi i soliti difetti, due gol presi da palla inattiva. Non una novità in Europa: ricordate Napoli-Real Madrid? Partita che cambia in poco tempo e azzurri costretti ancora a rincorrere. Ancora un rigore (il terzo in due partite contro il City) per ritornare in partita, con Jorginho che si conferma specialista infallibile. E poi la grande occasione per la controrimonta. Callejon a tu per tu con il portiere: i quasi 60 mila del San Paolo con il fiato sospeso, tiro dello spagnolo e… miracolodi Ederson. Per un gol che, probabilmente, avrebbe cambiato totalmente il copione di questo Napoli-Manchester City. Perchè un minuto dopo Aguero gela il San Paolo, riportando gli inglesi in avanti prima del gol del 2-4 segnato da Sterling.
L’infortunio di Ghoulam, il gol fallito da Callejon e i rimpianti. Notte di Champions League e di sliding doors. Che hanno segnato la storia di Napoli-Manchester City. Ed ora la prossima sfida al San Paolo contro lo Shakhtar Donetsk diventa una gara da dentro o fuori. Gli azzurri hanno a disposizione un solo risultato, la vittoria (o con due gol di scarto, o per 1-0), per poi provare il sorpasso all’ultima giornata del girone. Dove non dipenderà tutto dagli azzurri, costretti a tifare City contro gli ucraini. Napoli chiamato a vincere e sperare. Per cancellare i rimpianti di una notte iniziata alla grande e conclusa con una sconfitta che brucia.
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