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Siviglia, come sta andando la stagione del Papu Gomez?

L’Atalanta e il Papu Gomez si sono lasciati male. Come un finale di un film che non ti aspetti, le divergenze con Gasperini hanno portato il fantasista ex Catania a migrare lontano da Bergamo dopo 7 lunghi anni di vittorie storiche per il club di Percassi.

A gennaio 2021 si è trasferito in Liga, al Siviglia, una squadra in cui tanti calciatori argentini importanti sono passati durante le loro carriere, da Maradona a Simeone ai recenti Ocampos e Correa. Insomma, un ambiente (e un città) perfetta dove ripartire.

Appena arrivato il Papu ha segnato al suo esordio nel campionato spagnolo contro il Getafe e la stagione è terminata con un discreto quarto posto che significava qualificazione in Champions League. Quest’anno, invece, le cose stanno andando alla grande.

Sebbene i Rojiblancos siano stati eliminati dalla Coppa del Re per mano dei rivali del Betis, il derby stracittadino in Liga è stato portato a casa con successo e dopo la vittoria di ieri sera per 2-0 contro l’Elche (in cui è andato a segno il Papu) la squadra di Lopetegui ha confermato il secondo posto solitario in classifica a +10 dalla terza.

Sognare non costa nulla

Il sogno di vincere il titolo è più vivo che mai: il Real Madrid sta vivendo un’annata importante a dista solo 3 punti, con una partita da giocare. In Europa il Siviglia è stato eliminato dalla Champions come terzo e ora si giocherà gli spareggi per proseguire in Europa League contro la Dinamo Zagabria. E tutti sappiamo bene che gli spagnoli hanno un certo feeling con quella coppa… Sebbene sia uno dei titolari, per il Papu i numeri visti con l’Atalanta sono lontani ma con la rete di ieri, la quarta stagionale,ha superato il numero di marcature ottenute nei primi sei mesi in Andalusia. E chissà che a fine stagione non possa arrivare il suo primo trofeo europeo in carriera per cambiare il finale di un film che ha lasciato un po’ tutti, almeono in Italia, con l’amaro in bocca.

 

Andrea Molinari

Nato a Verona nel 1998, il mio primo ricordo vivido legato al calcio è Shevchenko che sbaglia un rigore contro il Bayern Monaco. Grazie a lui (e anche a Kakà) da piccolo mi sono innamorato del pallone. Ma lui non lo sa. Sì, perchè ho giocato anche, purtroppo senza risultati. Nato attaccante, sono finito a fare il terzino: di solito succede a quelli con i piedi quadrati. Oggi provo a dimostrare questo amore scrivendo.

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