Delle tre litiganti, gode – eccome!! – solo lo Sporting di un Abelardo che finisce in lacrime… dalla gioia però. Piange Madrid, ma disperata, affranta. Rayo Vallecano e Getafe ci mettono il cuore ma non riescono ad aggrapparsi alla Primera Liga: l’incubo della retrocessione diventa realtà. Baratro della Segunda che si apre inesorabile per due squadre che hanno giocato con il fuoco e alla fin fine si sono bruciate. Emoziona l’abbraccio rayista tra l’allenatore Paco Jemez e Trashorras, il capitano della squadra ‘obrera’ (operaia) della Capital spagnola. I brividi che regala la curva del Rayo non sono da meno: sciarpata fantastica al fischio finale e onore che si alza, tifoseria orgogliosa dei propri ragazzi.
Dopo 5 stagioni consecutive nella massima categoria il Rayo saluta il mondo delle grandi, fatale è stato il ko di settimana scorsa contro la Real Sociedad. Ma con questa passione qui… il Rayo tornerà presto. Adiós anche al Getafe, altra squadra della Comunidad di Madrid che è rimasta in Primera per anni e anni, ben 12 consecutivi. Quest’anno, il crollo verticale e infinito. Gioisce un Molinón (stadio del Real Sporting) intero e totalmente invaso dai tifosi del Gijon, in estasi. La marea urla: “Sí, se pudo!”. Ce l’hanno fatta: la salvezza è raggiunta.
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