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Da Yamal a Sávio e non solo: l’andamento in Liga dei giovani talenti

“Step by Step”. Così canta il rapper Tedua nell’album Orange County California. Step by step è come sta proseguendo la carriera di alcuni tra i migliori giovani talenti in Liga: gol, assist, nuove opportunità e palcoscenici. Obiettivi che si stanno trasformando in solide realtà. Da Yamal a Sávio sono diversi i giovanissimi che stanno cercando di trovare il proprio spazio nel calcio che conta. Le prestazioni e i numeri – ad ora – sono dalla loro parte. 

La Masia torna a splendere: i numeri di Yamal e Balde

Se fossismo in NBA avrebbe di gran lunga superato Luka Doncic nella classifica per “essere il più giovane nella storia che…”. Quello che sta facendo Lamine Yamal è qualcosa di unico. Stiamo parlando di un sedicenne che gioca con la naturalezza di un calciatore esperto: 13 presenze, 1 gol e 3 assist. Yamal è il manifesto di una cantera, quale La Masia, che non ha mai avuto timore nel lanciare i giovani di maggior talento. Mai come quest’anno, Barcellona è sinonimo di gioventù. La fascia sinistra è il territorio di Alejandro Balde: 12 presenze e 1 assist. Il nuovo che avanza, in un club sempre attento a valorizzare il talento della casa. E anche Marc Guiu ne sa qualcosa…  

Javi Guerra e Mosquera sono il futuro del Valencia

24,4: l’età media del Valencia, la più bassa in Liga. Un progetto nato dopo stagioni al di sotto delle aspettative. Il Mestalla dopo un periodo opaco può tornare a brillare e per farlo, i suoi giovani stanno dando un contributo decisivo. Javi Guerra si sta prendendo la squadra sulle spalle: centrocampista centrale con spiccate qualità tecniche, aggiunge al suo repertorio la capacità di far gol: sono 3 nelle prime dodici. Cresciuto nelle giovanili dalle parti del Turia, Cristhian Mosquera è considerato il difensore del presente ma soprattutto del futuro. I risultati, forse, non arriveranno nell’immediato, ma mai come quest’anno, i tifosi del Valencia possono dormire sonni tranquilli. E perché no, sognare nei prossimi anni non costa nulla. 

Con Kaiky e Savio la Liga balla la samba

Tra i brasiliani in Liga emergono Sávio e Kaiky: Girona e Almería si affidano a loro. Il primo, in poco tempo, è diventato imprescindibile per il club che sta sbalordendo la Spagna, e non solo. Sempre titolare, 4 gol e altrettanti assist. Un sorriso e poi uno scatto sull’esterno: un mancino che fa sognare la città della Catalogna. “Verticale. Due tocchi minimo per giocatore. Nascondigliela, personalità. Gioca come se fossi per strada” parole che sanno di investitura, pronunciate da Michel, il suo allenatore. Nella città conosciuta dai cinèfili per essere stata teatro di riprese di molti spaghetti-western, una delle poche trame positiva della stagione dell’Almería non può che essere Kaiky. Difensore centrale scuola Santos, la prima perla in campionato arriva al 95’, con il destro a giro sul secondo palo. 

Dribbling, tecnica e paragoni pesanti: Omorodion e Diao

“Mi paragonano a Diego Costa. Il mio idolo è Eto’o: mi ispiro molto a lui”. Parola di Samuel Omorodion, attaccante dell’Atletico Madrid in prestito all’Alavés. Esplosivo, tecnico e veloce: un biglietto da visita notevole per il classe 2003. Qualità che gli hanno permesso di entrare in nazionale spagnola U21. 12 presenze e 4 gol, fino ad ora in Liga. L’obiettivo dichiarato? Arrivare alla doppia cifra, pronto per vestire la maglia dei Colchoneros. A 817 chilometri di distanza, un altro giovane sta stupendo per personalità e versatilità. Stiamo parlando di Assane Diao, classe 2005 del Real Betis: era da dodici anni che nei biancoverdi non debuttava un giocatore così giovane. Predestinato? Solo il tempo ce lo dirà. Nel fratello, tra dribbling e tunnel, Diao ha già messo a segno 3 reti in questa stagione, di cui uno in Europa League. 

Presente ma soprattutto futuro: prospetti oggi e, quasi certamente, campioni domani. Con l’obiettivo di lasciare il segno, senza bruciare le tappe. Step by step: forse è meglio.

 

Lorenzo Bloise

Classe 2001, nato nel comasco, oggi pendolare a Milano. Amante dello sport in tutte le sue sfaccettature: giocatore di provincia di basket, con il calcio mi sono limitato alla PlayStation. Cresciuto tra un doppio passo di Cristiano Ronaldo e un fadeaway di Dirk Nowitzki. Davanti alla televisione, allo stadio o al palazzetto con la stessa curiosità di un bambino. Highlights, repliche, interviste e dirette notturne: ogni scusa è buona per non perdermi nulla. La letteratura mi ha aiutato a riscoprire la bellezza e l'efficacia delle parole: le stesse che mi permettono di raccontare ciò che gli altri si limitano a guardare. Storie, anedotti e culture che si intrecciano tra di loro: per me lo sport è questo e tanto altro.

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