La Ternana è tornata in Serie B dopo una cavalcata trionfale nel girone C di Serie C. Intervenuto a Radio GdM, il ds dei rossoverdi Luca Leone ha raccontato la sua storia a Terni e rivelato il lavoro che c’è stato dietro questa annata da record, che però non è ancora finita: “Siamo concentrati a finire questo campionato, domenica abbiamo una partita importante e vogliamo concludere nel migliore dei modi. Stiamo lavorando per preparare le partite di Supercoppa a cui teniamo tantissimo. Un’annata del genere va onorata fino alla fine“.
Poi ci sarà tempo per preparare la stagione in Serie B. Leone ha spiegato come le ultime gare saranno fondamentali anche per fare le giuste considerazioni “Per quanto riguarda la B c’è tempo per fare le valutazioni del caso. Dobbiamo analizzare la nostra squadra per capire cosa possiamo fare con questi ragazzi, la nostra priorità è tenerne il più possibile. Sarei presuntuoso nel dire cosa potrebbe fare questa squadra in Serie B, lo dirà il campo. Ci sono calciatori che l’hanno giocata. Il problema a oggi non è quello, ma capire i nostri margini di miglioramento. Questo lo valuteremo con calma quando finirà la Supercoppa“.
E pensare che, secondo Leone, a inizio stagione la Ternana non partiva con il favore dei pronostici: “Non mi aspettavo un campionato del genere, perché le nostre avversarie erano molto competitive e noi non eravamo tra le favorite – spiega il direttore sportivo umbro – Noi avevamo voglia di rivalsa insieme a tutta la società. Abbiamo sempre creduto in questo gruppo di giocatori. Siamo partiti da quello che era mancato l’anno scorso. Sapevamo tutti a inizio anno che sarebbe stata una stagione difficile e nessuno sapeva come sarebbe andata a finire“.
Tra Covid e giocatori fermi da tempo, la stagione non è stata facile da affrontare. Leone ha raccontato il grande lavoro che c’è stato dietro da parte di tutti gli addetti ai lavori: “Abbiamo cercato di curare ogni minimo dettaglio. Il lavoro che abbiamo fatto ricco di numeri importanti. Oggi è facile dirlo, ma noi abbiamo curato tutto nel minimo particolare. I ragazzi sono stati straordinari, perché sono stati responsabili. I giocatori stranieri a Natale sono stati in Italia. Noi abbiamo cercato di non far mancare nulla sia dal punto di vista sanitario sia nella gestione psico-fisica“.
La rincorsa alla Serie B parte da lontano: era dicembre 2018 quando il presidente Bandecchi decise di portare Leone a Terni: “Io ho incontrato il presidente il 23 dicembre e ci siamo capiti subito – racconta – Io gli ho detto che se avesse avuto la pazienza di aspettare per costruire qualcosa di importante avrei accettato, altrimenti se cercava un mago che potesse portarlo subito in B non sarei stato in grado e non avrei accettato. Nella sua università c’è una frase: Per costruire qualcosa di importante bisogna piantare degli alberi“.
Gli alberi piantati sono stati quelli giusti e quest’anno è arrivata la promozione, merito anche della lungimiranza di Bandecchi: “Noi abbiamo puntato su aspetti tecnici e morali dei calciatori. A gennaio non abbiamo preso nessuno sul mercato e alcuni sono rimasti anche fuori, ma hanno collaborato. Abbiamo anche rinnovato il contratto a tutti, questo ha aiutato. Il presidente ha grande merito. Tutto è partito da lui e dalla sua lungimiranza. Spero possa restare nel calcio per tanto tempo“.
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