E’ passata la mezzanotte, quasi due ore dal colpo di testa da tre punti. Leonardo Pavoletti ha appena finito tutta la trafila di telecamere, microfoni e taccuini: “distrutto ma felice, buonanotte a tutti…”. Sembra avviarsi verso casa, ma rientra nello spogliatoio, ultimi saluti e strette di mano. “Grande Pavooo“, dopo gli avversari anche i compagni se lo coccolano.La rete al minuto 96′ ancora nella mente del gigante toscano, che esce dalla porta principale della Sardegna Arena con il sorriso sulle labbra. La corsa verso i tifosi, l’abbraccio non solo figurato, ma anche fisico della curva ancora tra i suoi pensieri.
I parcheggi distano pochi metri, ma Leonardo vira a destra. “Leo, dove vai?” gli chiedono. “Arrivo subito…”. Dietro le transenne qualche tifoso lo attende ancora e il Pavoloso non si tira indietro. “Mi avevi promesso la maglia” gli ricorda un ragazzo. “Ero in tribuna quel giorno, che ti davo?” la replica del centravanti rossoblù. “Be… potevi entrare nello spogliatoio e prenderne una” ribadisce il tifoso. Risata, pacca sulle spalle e via con un altro selfie. La notte magica della Sardegna Arena ha restituito il buon umore a tutti e Leonardo si è dimostrato Pavoloso anche fuori dal campo. Chapeau.
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