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Leicester, il curioso caso di Inler: ‘emarginato’ da Ranieri ma campione… per un soffio! Ecco la sua storia

Nella Favola-Leicester – volutamente con la F maiuscola – c’è anche tanta Italia, ormai ne parla il mondo. Certo, il re è uno solo: Sir Claudio Ranieri. Sir, nel vero senso della parola: pacato, deciso nei suoi obiettivi, simpatico, a tratti amabile. E infatti in Inghilterra, così come in giro per il mondo, lo amano tutti. Ma non solo lui. C’è anche un ex ‘italiano’. O, meglio, uno svizzero, che in Italia ha vissuto e giocato così tanti anni da diventare un udinese o napoletano adottato.

E’ Gokhan Inler. In estate, dopo circa otto anni passati nel Belpaese, tra Udinese e Napoli appunto, decide di trasferirsi dalle parti del King Power Stadium. E la sua storia è quantomeno curiosa. Nella formazione di Ranieri, infatti, il ‘Re Leone’ – come è stato soprannominato a Napoli dopo una presentazione in stile cinematografico da parte di De Laurentiis – è uno dei pochi a essere quasi emarginato. Il suo apporto alle Foxes è stato minimo: appena 195 minuti giocati, poco più del corrispettivo di due partite per intenderci, per un totale di cinque presenze in questa edizione della Premier League.

E può essere considerato anche lui campione d’Inghilterra? Certo! Ma la risposta non era così scontata. Il regolamento della Premier, infatti, presenta una voce particolare, secondo la quale solo i calciatori della rosa vincitrice del campionato che hanno disputato almeno cinque partite nell’arco di tutta la stagione hanno diritto alla medaglia e possono considerarsi, pertanto, campioni in piena regola. Per fortuna la regola non prevede un conteggio a minuti, dunque basterebbero anche trenta secondi a partita per cinque volte e il gioco sarebbe fatto.

Ma insomma, l’altro pizzico d’Italia presente in questo sogno diventato realtà non è al settimo cielo come Drinkwater o Kanté, questo è certo, non è su tutte le copertine come Vardy o Mahrez, ancor più sicuro, ma ha un motivo in più per gioire: burocraticamente questo titolo è anche suo. Un caso curioso, che vede Gokhan Inler campione per un soffio: merito anche di Ranieri, certo. E chissà che l’allenatore romano, col suo occhio da malandrino, non avrà pensato anche a questo…