Il Fox Hunting – la caccia alla volpe – è abolita dal 2004 in Inghilterra (anche se è un aspetto della tradizione ancora in uso) ma è proprio quello che sta succedendo il Championship: tutti vanno a caccia del Leicester City di Enzo Maresca. Dalle campane della Champions League – Dilly–Ding Dilly-dong – e dalla favola realizzata con la vittoria della Premier League al lento declino che ha portato alla retrocessione dello scorso maggio, nella contea del Leicestershire è stato un continuo saliscendi di emozioni. Ora, però, il Leicester vuole tornare in Premier League e si è affidato a un italiano, Enzo Maresca. E la scelta, per il momento, è stata davvero azzeccata.
La retrocessione in Championship è sicuramente uno dei punti più bassi della storia recente del Leicester. Le Foxes, però, hanno deciso di ripartire e ricostruire, mattone dopo mattone. Il primo, il più importante, è stato affidare la panchina ad Enzo Maresca. È iniziata con un caffè, lo scorso luglio.
Il Leicester ha scelto di puntare sull’italiano, reduce dal treble con il Manchester City. Da allievo di Guardiola, il campano sta imponendo il suo tiki-taka alla squadra. L’influenza di Pep è evidente, ma Enzo sta dando una sua impronta: 18 vittorie (su 22 gare), possesso palla più alto della Championship e miglior difesa (16 gol subiti). Il Maresca-Ball è primo in Championship. E proprio come l’allenatore del Citizens, anche l’ex Parma è un perfezionista. “Prima di tutto ci sono tante, tante, tante cose da migliorare, tante cose da cercare di migliorare il prima possibile”, aveva dichiarato dopo la prima vittoria in campionato e le cose stanno andando decisamente meglio, quattro mesi dopo.
Un mattone dopo un altro, dicevano. Enzo Maresca in panchina ha deciso di affidarsi a nuove e vecchie facce. I senatori – che hanno firmato la grande impresa con Claudio Ranieri – Jamie Vardy e Marc Albrighton e tanti volti nuovi, come Cesare Casadei e Issahaku Fatawu: Maresca ha costruito una squadra esperta ma giovane, spensierata ma ragionata. Un mix che sta volando in Championship.
Il primo posto – più tredici rispetto alla terza in classifica – era uno degli obiettivi a inizio stagione ma impresa tutt’altro che semplice vista la grande concorrenza. Quello che sta costruenzo Maresca, però, è anche altro. L’italiano sta dando identità e idee di gioco, ma anche risultati. Insomma, la giusta coesione tra il mondo di Pep e l’italica ricerca della vittoria. E il Leicester vuole continuare a correre. “Dilly–Ding Dilly-dong”, vogliono sentire di nuovo dalle parti del Leicestershire, sperando che non sia soltanto per la caccia alla volpe.
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