Categories: News Calcio

Leicester, a caccia di imprese? Sognando… dal Verona 84/85 alla Grecia del 2004, sei sorprese nella storia del calcio

Leicester, sei a caccia di imprese? E beh, assolutamente sì. “O quest’anno o mai più”, Ranieri docet. Le Foxes vogliono il titolo in Premier League, lo sognano, ci sperano davvero. E un’impresa sì, se dovessero riuscirci. Qualcuno, prima della formazione inglese, ci è già riuscito.

Sorprese su sorprese, che si sono susseguite nel corso degli anni e che sono riuscite, senza forse neanche sperarci, a compiere un’opera strepitosa, impronosticabile. E così, eccone una lista, con sei squadre che hanno conquistato titoli – dalla Premier League alla Serie A, fino ad arrivare alla Champions League – e fatto gioire un’intera popolazione:

HELLAS VERONA 1984/85: da quelle parti uno scudetto non si era mai visto. E, da quel momento, non si è mai più visto. Basta per capire l’impresa? Un’Arena colorata di verde, bianco e rosso, sì. Era il Verona di Bagnoli e del suo vice, stop. Nessun preparatore, nessun altro membro dello staff tecnico: solo loro due. Loro due e diciassette calciatori, soltanto diciassette. Ecco perché lo scudetto arrivato nella città di Romeo e Giulietta è irripetibile. Ma, soprattutto, per capire la cavalcata trionfale, bisogna inquadrare i nomi presenti in Serie A: Maradona, Falcao, Platini, Boniek, Zico, Rummenigge. Colossi, sì. Ma ad imporsi furono Galderisi, Larsen e tutti gli altri. “Come uccelli fuori dalla gabbia” disse fanna. Chiara la similitudine?

BLACKBURN ROVERS  1994/1995: “Something happened in English football that we will never see again” scrivono in Inghilterra quando il tema è il Blackburn Rovers e la Premier League, binomio divenuto tale e rafforzato dal termine ‘titolo’ soltanto in quell’anno. Alan Shearer – unico successo del genere in carriera – e Chris Sutton diedero vita alla SAS e trascinarono tutta la squadra. Tim Sherwood ha tenuto il trofeo in alto, fiero, per tutta una città che guardandolo si rallegrava. Si può immaginare una squadra che in soli due anni sale dalla Championship e arriva a conquistare il titolo? Sì, eccome. Chiedetelo a quel Blackburn.

DEPORTIVO LA CORUNA 1999/00: Barcellona, Real, Atletico y…Super Depor! Eh già, galiziani in vetta alla Liga. Impensabile oggi. Semplice realtà, invece, 16 anni or sono. Stagione 1999/00, altro miracolo calcistico tra i gol di Roy Maakay (22) e le invenzioni di Djalminha, funambolo nato dal dribbling sempre pronto. Poi Pauleta, Mauro Silva, il portero Herrera che vinse il Trofeo Zamora e mister Irureta, lì in panchina. Increible, historico, simplemente Depor. Soprattutto, però, irripetibile.

PORTO 2003/04: ricordi più recenti, da #machenesanno, come l’hashtag che ormai impazza sui social network. Lo ricordate il Porto campione d’Europa? Sì, con Mourinho in panchina, sconosciuto ai più fino a quel momento. Così come il resto della squadra. Da Ricardo Carvalho a Deco, da Costinha a Nuno Valente, da Bosingwa a Maniche e Paulo Ferreira: tutta gente che poi sarebbe diventata importante davvero. Ma l’apice è lì, in quella stagione. Nella Champions League. Per tutti, forse anche per lo stesso Mou. Manchester United, Lione, Deportivo La Coruna, tutte spazzate via. E poi la finale, Gelsenkirchen l’ambientazione di questa favola. Risultato? 3-0 al Monaco, con 52mila persone ad esplodere per quel miracolo calcistico. Se non è un’impresa questa…

GRECIA EURO 2004: Zagorakis, Nikopolidis, Charisteas, Basinas, Karagounis. Nomi ormai lontani, ma sempre vivi. Anche nelle mente di “noi” italiani, che da quell’Europeo uscimmo a causa di un “biscotto”. Portogallo favorito, Cr7 e Figo a dar spettacolo. Ma loro, i greci di Reahhgel, sorprese tutti (forse anche se stessi). Fuori gli attributi già dai gironcini: 4 punti bastano, secondo posto e via ai quarti. C’è la Francia di Henry, galletti super favoriti. Ma contro ogni pronostico passano i greci, 1-0. Stesso risultato contro la Repubblica Ceca nel turno successivo: segna il “romanista” Dellas. Portogallo in finale quindi, sulla carta non c’è partita. Ma il “capoccione” di Charisteas manda i greci in vetta all’Europa. Scrivi impresa, leggi “Grecia di Reahhgel”. Chapeau, anche 12 anni dopo.

 MONTPELLIER 2011/12: impossibile non citare il Montpellier di Girard, campione nel 2012. Cavalcata trionfale, storica, inaspettata. Psg chi? Bastano Giroud e Belhanda. A inizio stagione li davano per finiti, quasi da retrocessione. Ma il presidente Nicollin è un tipo tosto, particolare. Qualche e via, Campioni di Francia a fine anno. Da Jourdren a Giroud, da Cabella a Vitorino Hilton, passando per Yanga-Mbiwa. Nomi indelebili dalle parti del Mosson. Oggi il Montpellier è ancora in Ligue 1, ma lotta per non retrocedere. Di quella squadra sono rimasti in pochi (Hilton e Jourdren). Ormai è il Psg a dettare legge. Quel titolo, però, resterà sempre nei cuori di chi l’ha vissuto.

A cura di Pierpaolo Matrone e Francesco Pietrella

Redazione

Dal 2011 ne abbiamo fatta di strada, sempre con voi al fianco. Ci piacciono le notizie, il mercato, il calcio. Sì, ma soprattutto le storie, le emozioni, il bello che questo mondo può regalare. E amiamo raccontarvelo.

Recent Posts

Inter, le ultime sulle condizioni di Dumfries verso il derby

Gli ultimi aggiornamenti sulle condizioni di Denzel Dumfries in vista di Inter-Milan: come sta l'esterno…

37 minuti ago

Cremonese, il ds Giacchetta sull’arrivo di Vardy: “All’inizio sembrava una battuta”

Simone Giacchetta, direttore sportivo della Cremonese, ha raccontato la trattativa che ha portata Vardy in…

41 minuti ago

Fabregas: “Al Como sono felice, non potrei chiedere di più al club”

L'allenatore del Como Cesc Fàbregas si è raccontato in una lunga intervista rilasciata al quotidiano…

2 ore ago

Uva: “Euro2032? Solo lo Stadium rispetta i parametri. L’Italia deve presentare 5 stadi”

Michele Uva (Imago) Le parole di Michele Uva, Executive Director dell'UEFA, in un'intervista rilasciata al…

2 ore ago

Palermo, Osti: “Dobbiamo ambire a posizioni più prestigiose. Serve ritrovare fame e umiltà”

Il direttore sportivo Carlo Osti - IMAGO Carlo Osti, direttore sportivo del Palermo, ha parlato…

2 ore ago

Bologna, Cambiaghi: “Senza l’Atalanta non sarei qui. Italiano mi ha voluto, atteso e migliorato”

Nicolò Cambiaghi ha parlato del proprio inizio di stagione e delle ambizioni personali in un'intervista…

3 ore ago