Il 2020 è stato un anno da dimenticare per il calcio dilettantistico. Dopo lo stop a marzo che ha chiuso anzitempo la stagione 2019-2020, i campionati dall’Eccellenza in giù sono ripartiti lo scorso settembre per la nuova stagione, ma a ottobre è arrivato il nuovo stop per la seconda ondata del Covid-19. La ripartenza resta ancora un rebus per un movimento che, in Italia, conta decide di migliaia di tesserati. “Le modalità di ripresa dipenderanno dai singoli comitati regionali – spiega Luigi Barbiero, coordinatore del dipartimento interregionale della Lega Nazionale Dilettanti a Radio Gdm – Noi abbiamo stilato il nuovo calendario e ci auguriamo di poterlo rispettare, ma in una situazione così drammatica non siamo padroni del nostro destino“.
L’unica categoria dei dilettanti che sta proseguendo il proprio campionato è la Serie D: “La nostra categoria dai primi dpcm è stata autorizzata a proseguire la stagione in quanto campionato nazionale, ha avuto lo stesso trattamento dei campionati professionistici – racconta Barbiero – Cosa che non è successa nei campionati dilettantistici regionali e nel settore giovanile. Abbiamo proseguito la stagione sospendendola a un certo punto per l’eccessivo accumulo di recuperi per via del protocollo. Con il nuovo protocollo si sono regolarizzate le dispute delle gare“.
Una calendarizzazione dei recuperi che proseguirà fino al 13 gennaio attraverso l’accordo tra società, poi dal 20 gennaio in poi sarà il dipartimento interregionale a programmare i match non disputati. “Nell’applicazione del nuovo protocollo abbiamo erogato un contributo alle società per quanto riguarda le spese sanitarie precedenti – prosegue Barbiero – Il consiglio federale due settimane fa ha stabilito un ristoro di 6mila euro per le spese sanitarie per i test da effettuare nelle 48-72 precedenti alle partite“.
La LND, intanto, si interroga anche sulle modalità di ripresa dei campionati dall’Eccellenza in giù. Per quanto riguarda il massimo campionato regionale, sono già state annullate la fase nazionale di Coppa Italia e gli spareggi nazionali tra le seconde classificate, competizioni che mettono in palio posti in Serie D. Per stabilire chi approderà all’interregionale si farà affidamento a delle graduatorie. “Le squadre promosse saranno individuate da parametri come merito sportivo, tradizione della società e settore giovanile” spiega Barbiero.
Un punto importante è anche la sostenibilità economica del dilettantismo. La voce che pesa maggiormente nei bilanci è l’incasso dei botteghini, crollato a zero con la chiusura degli stadi. Per favorire i tifosi, però, la LND ha aperto alla trasmissione gratuita dei match di Serie D sui social: “I dirigenti della squadre di Serie D chiedono un minimo di incasso dal botteghino perché da quell’incasso otterrebbero più facilmente nuove sponsorizzazioni – conclude Barbiero – Per questo abbiamo consentito la trasmissione gratuita sui social delle società, utilizzando così delle sponsorizzazioni. Non si compensa neanche minimamente il mancano compenso del botteghino, ma permette ai tifosi di vedere le proprie squadre e possono anche eventualmente recuperare piccole somme“.
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