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Dal tiro al piattello al record di parate. Cadice, chi è Conan ‘El Barbaro’ Ledesma

A Rosario lo conoscevano come Jeremías, a Pergamino, la sua città natale, come Conan, lo stesso nome di suo nonno che porta sempre sui guanti e che lo rende orgoglioso. Jeremias Conan Ledesma a Cadice è diventato El Barbaro, nonché il portiere con più parate dal 2020 a oggi de LaLiga, il secondo nei top 5 campionati. Meglio di Courtois, Ter Stegen e Oblak. E quest’anno ha iniziato con 3 partite da imbattuto nelle prime 7 giornate, l’ultima delle quali contro il Rayo Vallecano, ed è diventato il portiere con più clean sheet della storia del club andaluso a quota 37. 

 

 

 

Nato e cresciuto a Pergamino in provincia di Buenos Aires, Ledesma a 5 anni è entrato nelle giovanili del Racing, la squadra del suo barrio. “Non mi è mai mancato un piatto di cibo, lo stesso vale per i miei due fratelli maggiori. Ma so che ai miei genitori è capitato di saltare un pranzo perché noi potessimo mangiare. Lo so, anche se non me lo hanno mai detto. Il mal di pancia o il mal di testa erano bugie. Sono cresciuto in un ambiente di rispetto e di insegnamento, questa è stata la cosa migliore”, così l’attuale portiere del Cadice a El Pais. Da bambino giocava con uno dei suoi fratelli maggiori e con bambini di 3-4 anni più grandi di lui, anche per questo ha iniziato sin da subito tra i pali. E a 13 anni ha debuttato in Prima Squadra nella formazione del suo quartiere. 

 

 

Precocità e parate che hanno attirato l’attenzione dell’Arsenal de Sarandì, club che l’aveva chiamato per un provino e che aveva un accordo di affiliazione con il Barcellona. Una volta arrivato a Buenos Aires però, il responsabile del settore giovanile del club lo ha informato che l’accordo con i blaugrana era stato interrotto. È tornato a casa deluso e a testa bassa, ma poi ha ricevuto una chiamata inaspettata. Era ancora Soler, che era diventato coordinatore del Rosario Central e non si era dimenticato di quel ragazzone alto 186 cm.

 

 

Ledesma ha fatto tutta la trafila delle giovanili con Las Canallas, ma l’esordio in Prima Squadra è arrivato solo a 25 anni. Dal 2018 al 2020 si è affermato come titolare al Rosario Central con cui ha vinto la Copa Argentina ed è stato eletto miglior giocatore del torneo da capitano della squadra: 4 delle 6 partite giocate dal Rosario Central erano finite ai rigori e il classe 1993 ne ha parato sempre almeno uno. Niente male per uno che se non fosse diventato calciatore sarebbe voluto essere un militare. 

 

https://twitter.com/Cadiz_CF/status/1706348229569212890?ref_src=twsrc%5Etfw

Dal gialloblù del Rosario Central a quello del Cadice. Nel 2020, Ledesma si è trasferito in Andalusia. L’inizio dell’esperienza con il club spagnolo è iniziata male perché è risultato positivo al covid ed è rimasto in isolamento per 17 giorni in un hotel, ma quando è tornato in campo si è preso la titolarità e ha contribuito alla salvezza del Cadice. Eroe tra i pali, ma non solo. Conan è finito su tutti i giornali per aver salvato la vita di un tifoso sugli spalti durante Cadice-Barcellona portandogli un defibrillatore. In estate è stato convocato dalla nazionale argentina Sub-23 come fuoriquota per l’Olimpiade a Tokyo e poi è stato convocato anche da Scaloni in quella maggiore al posto dell’infortunato Musso. La scorsa stagione è stata quella della conferma, conclusa senza aver subito gol nelle 2 gare contro il Barcellona, impreziosita dalla prima vittoria del Cadice al Nou Camp, e neanche contro il Real al Bernabeu: un totale 48 gol subiti in 34 partite e 12 clean sheet nel 2022-2023. Meglio di lui solo Remiro della Real Sociedad e Ter Stegen. Un’annata in cui è stato protagonista in negativo anche di una squalifica di 4 giornate per aver spinto un compagno contro l’arbitro nel tunnel degli spogliatoi dopo il finale polemico dello scontro salvezza contro il Getafe. 

 

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Nel tempo libero, Ledesma guarda film di guerra e gioca al tiro al piattello, un hobby iniziato in Argentina e diventato una passione in Spagna. Con il club della Costa de la luz ha rinnovato negli scorsi mesi fino al 2026 e l’annuncio è arrivato con un video sui social che richiama la serie La casa di carta con l’operazione ‘Conan il Barbaro’. La porta cadista resta in buone mani.

Mattia Zupo

Giornalista pubblicista e studente in Scienze Umanistiche per la Comunicazione. Fiorentino nato a Fiesole nel 1996. Notti magiche, quelle passate a vedere il calcio sudamericano, dove il talento e la garra prevalgono sulla tattica. Uno sguardo al futuro e uno al passato alla ricerca di storie legate al fútbol.

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