Categories: Interviste e Storie

Un Venezia 2.0 vince a Lecco e continua la corsa col Como

Ci sono dei numeri in cui a volte si possono racchiudere i significati di una partita. Per raccontare la vittoria del Venezia al “Rigamonti Ceppi” si può partire dal 2. Il motivo? Lo capiremo, un 2 alla volta.

2 come i gol e le vittorie consecutive. 2 come i minuti impiegati per vincere. 2 che accompagnato da uno 0 fa 20, come i gol di Pohjanpalo in questo campionato. Dopo un primo tempo negativo, la squadra di Vanoli rimonta il Lecco e conquista tre punti, rispondendo al successo del Como secondo e allungando sulla Cremonese.

Una vittoria, quella dei veneti, che trova le sue radici nell’esperienza, nella rosa e nella rabbia. L’esperienza dei suoi leader, capaci di cambiare le sorti e i binari del match. La forza dei cambi, a dimostrazione della qualità della rosa. La rabbia messa in campo nel secondo tempo con cui in 180 secondi il risultato è stato ribaltato. A far la differenza è stata data dal carattere e dalla dimostrazione di forza mostrate nella ripresa. La voglia di vincere. La partita vinta. Sul Lago come in Laguna una settimana fa, tre punti e una rincorsa che continua. 

Corsa a 2

Torniamo al punto di partenza. Torniamo a quel numero, il 2. Perché quello che stanno raccontando queste ultime giornate di Serie B è di una lotta a 2 tra Venezia e Como per la conquista del secondo posto che garantirebbe la promozione diretta, insieme al Parma primo in classifica. Da una parte i lombardi che con quella contro la FeralpiSalò è arrivata a cinque vittorie consecutive. Dall’altra i veneti che, dopo qualche battuta d’arresto, a Lecco hanno replicato il successo contro il Brescia. Una corsa che può trovare nella prossima giornata un turning point importante. A Venezia, infatti, arriverà la Cremonese, ora a -4 dalla squadra di Vanoli. Il Como, invece, andrà a Genova contro la Sampdoria di Pirlo. 67 e 64 punti, tre quelli di differenza: la corsa è aperta.

20 volte Pohjanpalo

A guidare il Venezia, una volta ancora, il suo numero 20: Joel Pohjanpalo. 20, come i gol segnati in questo campionato. Finlandese che è sempre più capocannoniere di questa Serie B. Come nello scorso anno, il suo approccio al girone di ritorno è a tratti devastante. Lo dimostrano le reti: 15. A non essere cambiato è il suo peso e la sua importanza nell’economia della squadra. Per carisma, personalità, carattere. Pohjanpalo rappresenta l’essenza dello spirito di questa squadra. Ne è capitano e immagine. Un condottiero in quella corsa. La corsa per la Serie A.

Nicolò Franceschin

Nato nel 1997 tra Milano, Como e Lecco. Laureato in Giurisprudenza, ma ai codici ho preferito una penna. Cresciuto con Maradona (il calcio), ma anche Ronaldinho e Sneijder. Il fascino del numero 10. Credo nella forza delle parole. Verità e narrazione. In giro in macchina per stadi, campi e strade alla ricerca di nuovi colori da scrivere, perché ognuno ha una sua sfumatura. Le note del telefono che si riempiono di storie, alcune il cui finale è ancora tutto da scrivere. Una di queste è la mia. Raccontare emozioni e dare voce a chi non ce l’ha.

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