Una storia intrecciata quella di Lecco e Brescia. Una stagione, la scorsa, finita con due esiti opposti. Da una parte la gioia bluceleste per la vittoria dei playoff contro il Foggia e il ritorno in B dopo cinquant’anni. Dall’altra la sconfitta nei playout della squadra di Gastaldello contro il Cosenza e la retrocessione in C. In pochi giorni cambia tutto. La domanda d’iscrizione del Lecco e lo stadio non a norma, i ricorsi e l’inizio di una estate vissuta tra campo e, soprattutto, vicende giudiziarie che ha visto entrambi i club protagonisti. Dubbi e incertezze, il desiderio della B in comune. E che il ritorno del Lecco al Rigamonti sia coinciso con la sfida contro il Brescia è sembrato quasi un disegno voluto dal destino. Un ritorno amaro: un rigore sbagliato, occasioni sprecate e seconda sconfitta consecutiva. Borrelli-Bianchi la decidono, il Brescia vince ancora.
È stata la partita delle prime volte. Il ritorno del Lecco al Rigamonti Ceppi in questa Serie B. E poi c’è quella di Gennaro Borrelli: maglia da titolare e primo gol con il Brescia. Anche se di prima volta speciale il classe 2000 ne aveva vissuta un’altra neanche un mese fa. Il 19 agosto, per la precisione. Al minuto 67 al Maradona di Napoli per il figlio d’arte arriva l’esordio in Serie A. Lì, vicino a dove è nato e cresciuto. Poi gli anni a Pescara, la C e la vittoria della B con il Frosinone. Fisico imponente e buona tecnica, due i riferimenti a cui guardare: “I modelli sono Dzeko e Haaland, quest’ultimo nonostante sia giovanissimo è una forza della natura. Lavoro ogni giorno per cercare di arrivare al mio massimo livello calcistico. E qualche volta vado su Wyscout, dove mi piace vedere i movimenti per poi applicarli alle mie situazioni in campo”. A settembre il passaggio in prestito al Brescia, ripescato in Serie B. Alla prima da titolare è subito decisivo: 3’ e grandissimo gol. Una rete che a qualcuno può aver ricordato quello di Dzeko della scorsa stagione contro il Bologna. Osservare, studiare, segnare.
Due. Due come le vittorie del Brescia in altrettante partite in Serie B. Due come le sconfitte del Lecco e i rigori sbagliati nella sfida del Rigamonti. Una partenza nel segno della concretezza quella della squadra di Gastaldello. Il corto muso nella gara contro il Cosenza, il cinismo nella seconda giornata. Capacità di soffrire e organizzazione i principi su cui ha costruito questi due successi. Una partenza perfetta, a maggior ragione se si considera la certezza della categoria arrivata solo a fine agosto.
Dall’altra il Lecco incapace di concretizzare la mole di gioco e le occasioni costruite. I due rigori sbagliati da Novakovich ed Eusepi ne sono la rappresentazione più eclatante. L’accoglienza del pubblico, il proprio stadio e la prestazione gli elementi da cui ripartire per ottenere i primi punti di una Serie B conquistata dopo mesi di lavoro dentro e fuori dal campo.
A cura di Nicolò Franceschin
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