Impossibile is nothing: parola di Muhammad Ali, uno dei più grandi personaggi della storia dello sport che ci ha lasciato una massima sempre d’attualità. Niente è
impossibile, neanche fare un salto dall’Eccellenza al calcio professionistico. In un colpo solo, così all’improvviso. La storia, o meglio la favola
di
Michele Emmausso. Scampia
la sua casa per 19 anni, pronto ora a spiccare il volo per raggiungere
un grande sogno. Che in parte è stato già realizzato.
Ieri la Boys Caivanese in Eccellenza campana, domani il Genoa in Serie A. Ora il Taranto in Lega Pro, oggi anche il primo gol. E in grande stile eh, in rovesciata! Giornata speciale per lui, nonostante la sconfitta per 3-1 a Messina. L’anno scorso segnò ben 40 gol tra Eccellenza campana, Coppa Italia e rappresentativa juniores, ora la prima gioia tra i professionisti. Un sogno ad occhi
aperti per Emmausso, tra lacrime, incredulità ed orgoglio. Stesse emozioni che provò in una calda giornata d’estate, quando venne a sapere di essere stato acquistato dal Genoa. “
Quando ho saputo della notizia ero in ospedale da mia madre
– raccontò in quei giorni lo stesso Emmausso a GianlucaDiMarzio.com – Mi ha chiamato il mio
procuratore Vincenzo Pisacane, facendomi uno scherzo. Mi ha detto
‘Michè, non sono riuscito a trovare nessuna squadra né in Serie D, né in
Lega Pro, né in Serie B… ma direttamente in Serie A’. Quasi non ci
credevo, non ne sapevo nulla di questa trattativa con il Genoa. E
appena me l’ha comunicato sono scoppiato in lacrime e con me mia madre che era sul letto d’ospedale. E’ stata una delle gioie più belle della mia vita”. Dalla gioia al dolore, quello che poi Emmausso ha vissuto poco dopo per la morte della mamma. A cui, oggi, ha dedicato il gol ed un pensiero su Facebook: “Lo sguardo perso nel cielo per dedicarti il mio primo gol tra i professionisti, le mani che indicavano il paradiso per dirti che sei tu la mia forza”.
Ed ora come non mai, Michele Emmausso è un esempio per tanti ragazzi di Scampia che come lui non vivono una vita semplice. “Nel mio quartiere è difficile farsi notare e diventare calciatori. La vita è dura a Scampia
ma noi napoletani abbiamo il cuore duro e andiamo sempre avanti con
forza e coraggio”. A Genoa con due esempi da seguire, quelli di Armando
Izzo e Rolando Mandragora:
da Scampia alla Liguria, anche per loro il rossoblù è stato il colore
dei sogni. “Sì, per me saranno due esempi molto importanti. Sono del mio
stesso quartiere, spesso li vedo girare per Scampia e i fratelli di
Izzo sono miei grandi amici”.
Ora il Taranto come tappa di crescita, arrivato a gennaio in prestito dal Genoa. Con la voglia, però, di riconquistarsi una grande opportunità in rossoblù. Anche perchè Emmausso ha dovuto sempre guadagnarsi tutto passo dopo passo. “La mia strada
non è stata semplice – raccontò il classe ’97 –
Non ho quasi mai avuto i genitori al mio fianco,
per questo motivo sono stato costretto a lasciare la scuola da piccolo.
Lavoravo molto in casa, aiutavo la mia famiglia ad andare avanti”. Ma per distrarsi dai
problemi di tutti i giorni c’era il calcio. Per Michele bastava veder
rotolare quel pallone per sognare, sia che fosse in strada che su un
campo. E infatti il suo talento è stato scoperto proprio per strada,
mentre giocava con gli amici. “E’ vero, circa 5 anni fa. Da piccolo già
giocavo, ero nella scuola calcio Sporting Neapolis con
Daniele Verde
del Pescara. Poi sono stato costretto a smettere a causa dei problemi
familiari. Allora giocavo per strada, giusto per divertirmi.
Un giorno stavo facendo una partita con degli amici davanti ad un supermercato,
un ragazzo mi disse che ero forte e mi presentò un procuratore. Era
Paolo Anastasio, direttore che poi mi portò alla Turris. Tramite lui ho
conosciuto Pisacane, il mio attuale procuratore. Poi ho giocato nella
Boys Caivanese, ed ora eccoci qui…”. Dall’Eccellenza campana alla Serie A, passando per la Lega Pro.
Da un rimborso spese di 150€ al mese con la Boys Caivanese ad un contratto da professionista.
Il sogno rossoblù di Michele Emmausso, cresciuto nel cuore di Napoli con la passione per l’Inter, però. “Eh sì, il mio cuore è nerazzurro anche se sono innamorato della mia città. Idolo? Icardi,
perché è colui che mi fa sognare”.
Fino a gennaio, però, ha avuto la possibilità di allenarsi con tanti calciatori importanti al Genoa. “L’anno scorso avevo Pavoletti al fantacalcio, ora potrei giocare con lui”, raccontò quest’estate.
Ma ora testa al Taranto, poi in futuro chissà. Da un rossoblù all’altro, Emmausso sogna il grande salto. Anche se… “Non è facile stare lontano da Napoli, qui sono cresciuto e per me è
la città più bella del mondo”.
Il piccolo Michele ora ha preso il volo: da Scampia a Taranto, sognando Marassi. Dall’Eccellenza alla Lega Pro, puntando alla Serie A. Intanto, oggi, il primo sogno l’ha realizzato, segnando il suo primo gol tra i professionisti: in rovesciata! E se il buongiorno si vede dal mattino…
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